Alle massime Istituzioni agrigentine: quando fermerete questo scempio? La gente perbene è stanca

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Dopo l’ennesimo attacco barbaro, infimo e disdicevole nei confronti del Capo della Procura di Agrigento (che segue un simile attacco a Sua Eccellenza il Prefetto da parte di Codacons Agrigento), abbiamo ricevuto in redazione una serie di mail (e anche telefonate) attraverso le quali la gente onesta e perbene si mostra indignata per i vili attacchi che due personaggi agrigentini continuano a sfoderare nei confronti delle massime Istituzioni della Città dei Templi. Trattasi di un ex avvocato, Giuseppe Arnone, radiato da tutto e da tutti, e di Giuseppe Di Rosa, pensionato in attesa di liberarsi definitivamente (non si sa di che cosa) e pronto a far scoppiare la “bomba”, per la quale, si nutrono ragionevoli certezze che alla fine si tratterà di una miccetta magnum (per intenderci, quella che impaurisce gli uccelli e li fa scappare dai campi di grano).

Noi, che sdegnati per simili episodi lo siamo da molto tempo, non possiamo fare altro che riprendere la questione, sollevarla e aspettare che si prendano davvero provvedimenti seri e drastici nei confronti di questi soggetti.

Non è tollerabile assistere imperterriti, quando i due prendono di mira chicchessia (occorre vedere che titoli hanno per farlo), e soprattutto quando ad essere vittime di simil strali sono le massime Istituzioni agrigentine. Uno squallore davvero infimo, disdicevole, vomitevole che non vorremmo più vedere.

Ancora una volta, tornando a ieri, quando Arnone ha vilipeso il Capo della Procura in un video realizzato dinnanzi al Comune, il sindaco di Agrigento Franco Miccichè ha commesso l’ennesimo errore figlio della sua bontà, eccessiva per tipi del genere, e, cioè, di fargli fare qualsiasi cosa vogliano. Ieri, ad esempio, nel corso della riunione in Comune per la vicenda Tua, si è presentato il pluripregiudicato Giuseppe Arnone, non sappiamo a che titolo (visto che non rappresenta nemmeno se stesso) e consentirgli di creare un gran casino nel bel mezzo della discussione fra amministrazione, Tua e sindacato. Si sussurra che sia stata la stessa organizzazione sindacale Usb a “renderlo” per l’occasione un componente non si sa di che cosa. Quindi a casa di altri si possono invitare anche pluripregiudicati? Poteva farlo il sindacato Usb? Fino ad oggi il sindacato Usb ci è sembrato essere particolarmente attento nei confronti dei lavoratori, ha agito sempre con decisione e spesse volte ha vinto le proprie battaglie. Ora, annoverare tra le proprie fila un pluripregiudicato (per consentirgli uno show, sempre se è vera questa storia) ci è parso uno scivolone da parte dell’Usb che non sembra avere precedenti. Tra l’altro, ci è dato sapere che i rappresentanti dello stesso sindacato, dopo aver visto le performance di Arnone, alla fine erano tutti ammutoliti e soavemente sdegnati da quanto accaduto all’interno di quella sala.

Premesso che a noi importa poco o nulla di entrare nel merito delle vicende; non spetta a noi e in tal senso ci sono gli organi preposti (ai quali confidiamo ampia fiducia) pronti a valutare qualsiasi vicenda. Noi dobbiamo raccontare.

E stiamo raccontando. Il sindaco Miccichè ieri avrebbe dovuto chiamare la Polizia Locale e far allontanare il facinoroso pluripregiudicato in quanto non solo indesiderato da tutti, ma non invitato da parte di alcuno. Dunque, lui sale in una riunione dove la sua presenza non è prevista (e anche accettata) e crea quel casino, interrompendo i lavori. Che poi, gli stessi, vengono storpiati dallo stesso Pluripregiudicato come una fuga del primo cittadino.

C’era presente anche l’altro simile ad Arnone, Di Rosa.

Ma lui, contro le Istituzioni, aveva già dato…

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