“Sanità”, da commissari a manager

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Oggi in giunta regionale la ratifica delle nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane, risalenti a fine gennaio scorso. I dettagli.

Oggi lunedì 17 giugno in giunta regionale all’ordine del giorno la conferma delle nomine dei 18 direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane, compresi i policlinici universitari. Sul tavolo del governo a Palazzo d’Orleans anche il mantenimento degli attuali incarichi di direttore amministrativo e di direttore sanitario, ovvero coloro che siedono organicamente alla sinistra e alla destra del manager, e le cui mancate nuove nomine – rinviate, ma non ancora effettuate, a dopo le Europee – sono state indicate tra le cause del ritardo della ratifica delle designazioni dei nuovi manager, risalenti a fine gennaio scorso. Dunque, gli attuali commissari straordinari sono resi ufficialmente direttori generali. Vi sarebbero delle titubanze solo intorno alla conferma del designato manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, recentemente coinvolto nell’ambito dell’inchiesta “Nemo Sud”. E dunque eccoli:
Azienda sanitaria provinciale Agrigento Giuseppe Capodieci.
Caltanissetta Salvatore Lucio Ficarra.
Enna Mario Carmelo Zappia.
Messina Giuseppe Cuccì.
Palermo Daniela Faraoni.
Ragusa Giuseppe Drago.
Siracusa Alessandro Caltagirone.
Trapani Ferdinando Croce.
Civico Palermo Walter Messina.
Garibaldi Catania Giuseppe Giammanco.
Villa Sofia-Cervello Roberto Colletti.
Cannizzaro di Catania Salvatore Emanuele Giuffrida.
Papardo di Messina Catena Di Blasi.
“Bonino Pulejo” di Messina Maurizio Letterio Lanza.
Policlinico Palermo Maria Grazia Furnari.
Policlinico di Catania Gaetano Sirna.
Policlinico di Messina Giorgio Giulio Santonocito.
L’elenco dei 18 capi è stato sottoposto, secondo norma, all’esame della Commissione Affari Istituzionali all’Assemblea Regionale, che, dopo avere preteso e ottenuto integrazioni documentali soprattutto in riferimento ad eventuali pendenze giudiziarie ostative, se ne è lavate le mani, e, confidando nel silenzio – assenso, ha restituito gli atti alla giunta Schifani che però, finora, non ha ancora trasformato i commissari in manager. La ratifica è essenziale anche per assegnare ai 18 eletti gli obiettivi del mandato che si apprestano ad affrontare, utili poi per stilare i giudizi di verifica della gestione: se sono stati bravi oppure no. In riferimento alla nomina dei direttori amministrativi e sanitari, sulla carta dovrebbe essere il manager a scegliere i suoi primi due collaboratori, attingendo dall’elenco dei 57 idonei per il ruolo di direttore amministrativo e dei 65 per la nomina a direttore sanitario. Non è escluso tuttavia che la manovra di assestamento di ciascuna delle cabine di regia di aziende e ospedali, ovvero direttore generale, amministrativo e sanitario, sia pilotata da logiche di equilibri politici sulla base (ed ecco perché il rinvio a dopo le Europee) del peso elettorale emerso a seguito della competizione per i seggi a Bruxelles.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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