Come ampiamente previsto, si sono rivelati falsi gli annunci positivi sui lavori lungo la 640 e la 189. L’assessore Falcone lancia l’ultimatum risoluzione contratto. A Palermo, nella sede dell’Assessorato alle Infrastrutture, si è svolta una riunione sullo stato di avanzamento dei lavori sulla Caltanissetta-Agrigento e sulla Agrigento-Palermo. All’incontro, convocato dall’assessore Marco Falcone, hanno partecipato i rappresentanti del Provveditorato Interregionale delle Opere pubbliche, i dirigenti di Anas, delle società di progetto “Empedocle 2” e “Bolognetta” e rappresentanti di Cmc e del Comitato dei creditori. A conclusione, l’assessore Falcone ha affermato: “I ritardi accumulati ci hanno spinto a chiedere alla società Cmc un Piano industriale che faccia comprendere quali sono i reali margini di rilancio delle due opere, come si intende far ripartire i lavori, con quali imprese, e in quanto tempo tali lavori saranno realizzati e con quali modalità. Abbiamo appreso che la Banca popolare di Milano ha autorizzato la dilazione della cessione dei crediti che l’istituto reclama da Cmc. Ciò consentirà al Comitato dei creditori di poter essere pagato direttamente da Anas. Sbloccando tali liquidazioni, a breve potrà essere completata la posa dei guard rail sul primo tratto della Caltanissetta – Agrigento, da Canicattì fino a Caltanissetta sud, così da poter aprire al traffico questa porzione di strada in tempi brevi. Inoltre abbiamo preso atto dell’avvenuta rimozione del semaforo di Vicari sulla Agrigento – Palermo e dell’eliminazione della deviazione di Villafrati. Le imprese, altresì, si sono impegnate a eliminare il semaforo sul viadotto Frattina, mentre a stretto giro saranno completati gli interventi su un altro mezzo chilometro di strada in corrispondenza dell’ingresso di Bolognetta. L’Anas ha ricordato che sulle due commesse pende una proposta di risoluzione dei contratti per inadempimento. Dunque, solo se nei prossimi giorni ci sarà sottoposto un Piano industriale convincente, dettagliato e sostenibile si potrà andare avanti con l’attuale assetto. Diversamente, nostro malgrado, dovremo prendere atto che bisognerà mettere un punto e ripartire daccapo. La Cmc abbia un sussulto d’orgoglio, nel rispetto del popolo siciliano che ha diritto di godere di infrastrutture moderne ed efficienti in tempi celeri”.
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