Dopo 25 anni dall’omicidio del sindacalista siciliano della Uil, Mico Geraci, ucciso a Caccamo in provincia di Palermo l’8 ottobre del 1998, i Carabinieri, su delega della Procura di Palermo, hanno arrestato i due presunti mandanti, già in carcere, i boss di Trabia, Pietro e Salvatore Rinella. Determinanti ai fini delle indagini sono state le dichiarazioni dei collaboratori Nino Giuffrè, Emanuele Cecala, Andrea Lombardo e Massimiliano Restivo. Mico Geraci, secondo il movente emerso, ha pagato con la vita il suo impegno antimafia e il suo rigore morale. Pietro e Salvatore Rinella sarebbero stati incaricati di uccidere il sindacalista scomodo da Bernardo Provenzano. I pentiti Emanuele Cecala e Massimiliano Restivo hanno dichiarato che ad eseguire materialmente il delitto sarebbero stati due giovani del gruppo di fuoco dei Rinella: Filippo Lo Coco, il killer che ha sparato alla vittima davanti ai suoi familiari, e Antonino Canu, che ha curato le fasi logistiche dell’agguato e ha accompagnato Lo Coco in auto. Entrati in contrasto con i Rinella, Lo Coco e Canu sono stati poi assassinati.
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