Un’indagine avviata nel 2014 dalla Guardia di Finanza con le accuse di reati fiscali, riciclaggio, autoriciclaggio, falso, corruzione, truffa e associazione a delinquere.
Attività commerciali e impreditoriali sotto false associazioni di volontariato per poter ottenre i contributi pubblici e simulare assunzioni, licenziamenti, disoccupazioni e acquisti di vario materiale.
Gli indagati: Raimondo Orlando, 46 anni, di Canicattì; Andrea Pelonero, 37 anni, di Canicattì; Mirela Iuliana Filip, 42 anni, originaria della Romania ma residente a Canicattì; Giuseppina Graci, 36 anni, di Canicattì; Marco Pelonero, 33 anni, di Canicattì; Andrea Sammartino, 49 anni, di Canicattì; Diego Greco, 38 anni, di Canicattì; Enrico Pari, 63 anni, di Gradara (Pesaro Urbino); Duilio Renato Romei, 63 anni, di Genova; Gessica Valentina Faraone, 34 anni, di Casteltermini; Giorgio Ugolini, 63 anni, di Riccione; Gabriele Lagustena, 41 anni, di Genova; Maurizio Pelizza, 51 anni, di Genova; Giuseppe Partinico, 37 anni, di Lampedusa; Giacomo Matina, 44 anni, di Lampedusa; Giorgio Matteo Mele, 42 anni, di Lampedusa; Giuseppe Barbera, 40 anni, di Lampedusa; Fernando Bentifeci, 44 anni, di Lampedusa; Mirko Giuseppe La Greca, 30 anni, di Lampedusa; Davide Cutrona, 49 anni, di Palermo; Anna Laura Orlando, 50 anni, di Campobello di Licata; Calogero Iannello, 69 anni, di San Cataldo; Antonio Pelonero, 62 anni, di Canicattì; MIchela Lo Monaco, 60 anni, di Canicattì e Giuseppe Gloria, 38 anni, di Canicattì.
L’inchiesta della Procura crede in una vera e propria organizzazione a delinquere dedicata al falso volontariato e il gip Alessandra Vella ha accolto solo in parte la richiesta del P.M. Chiara Bisso di disporre gli arresti e le misure cautelari.
E’ stato disposto il sequestro dei beni,degli indagati, per un ammontare di circa 3 milioni di euro.
Il riesame del tribunale di Agrigento partirà il 4 Settembre.