Una storia, quella di Antonella Diacono, una ragazza piena di vita – “una forza della natura” come la descrive il suo papà – che a 13 anni, il 28 novembre del 2017, decide di togliersi la vita.
Ho intervistato Domenico Diacono, padre di Antonella “Paninabella” e con lui abbiamo affrontato questo delicatissimo argomento, con il garbo e l’attenzione che merita.
Insieme abbiamo cercato di capire le dinamiche, gli errori, le mancanze, le problematiche che coinvolgono i giovani, che hanno però spesso una personalità così spiccata, tanto da non riuscire a perdonare nulla neanche a sé stessi.
Domenico e sua moglie Angela, hanno fondato un’associazione, senza fine di lucro che si può sostenere se si vuole cliccando qui https://www.paninabella.org/la-nostra-missione/
o devolvendo il 5×1000
https://www.paninabella.org/sostienici/
Domenico e Angela Diacono incontrano genitori e ragazzi, raccontando la loro storia ma senza voler mai trovare un colpevole, qualcuno su cui sfogare rabbia e dolore, ma analizzando un unico perché: “Perché Antonella non ha chiesto aiuto?” Una domanda scomoda che però può portare a comprendere cosa si può fare per aiutare chi sta male.
Durante questa toccante e a tratti commovente intervista, Domenico ha parlato utilizzando parole, sentimenti e pensieri che sono stati di sua figlia, raccontando una ragazza che si era sentita “Sfondo nella vita degli altri” e che per qualcuno era “diversa“. Perché le parole di Antonella riguardano tutti.
Vi invito a guardare questa intervista e a diffonderla, perché sono tante le parole chiave che Domenico Diacono ha pronunciato e che – ne sono certa – potranno essere di aiuto a molti, anche a tutti coloro che mai hanno considerato il suicidio di un proprio figlio, come una cosa possibile.