Matteo Mangiacavallo e il Green pass: “Per come applicato in Italia va abolito”

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Il deputato regionale saccense Matteo Mangiacavallo continua la sua campagna contro il Green pass come i suoi colleghi di Attiva Sicilia. Commentando un articolo sul Fatto Quotidiano di Roberto Iannuzzi, nel quale si parla del Green pass che in futuro potrebbe rischiare di diventare strumento di sorveglianza di massa (tecnologie come l’identità digitale ed altri sistemi di tracciamento – si legge nel testo – conferiscono agli Stati poteri di sorveglianza di massa senza precedenti nella storia), il suo commento è stato: “Eccco perché dovremmo essere tutti contrari al Green pass e perché questa misura, applicata alla maniera “cinese” solo Italia, va abolita subito”. Mangiacavallo ed il suo gruppo sostengono che il Green pass è una misura “politica e discriminatoria che limita i diritti di cittadini e lavoratori”.

Intanto, ieri dopo tante polemiche il convegno dei No Green pass nella sala Mattarella di Palazzo Reale, a Palermo, ieri si è svolto regolarmente: ma per entrare gli organizzatori hanno dovuto mostrare agli assistenti parlamentariil… green pass all’ingresso senza il quale, dal 15 ottobre, non è possibile entrare all’Assemblea siciliana.

Una trentina i partecipanti all’incontro dal titolo «Dalla democrazia alla dittatura: il ruolo della memoria», organizzato sul “no al Green passi” da Coscienze Critiche, un movimento di docenti universitari nato sulla falsariga dell’appello firmato da mille professori in tutta Italia, e dal deputato Sergio Tancredi, capogruppo di Attiva Sicilia.

Mostrato in sala un video registrato della sopravvissuta all’Olocausto Vera Sharav, attivista e fondatrice dell’Alliance for Human Research Protection, organizzazione umanitaria che si oppone al alcune pratiche dell’industria farmaceutica, con posizioni critiche anche in tema di vaccini. Presente per portare il saluto istituzionale l’assessore regionale all’Istruzione e Roberto Lagalla.

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