I portatori del simulacro, autorizzati dalla Questura, alla fine si sono presentati e i festeggiamenti in onore del santo nero hanno potuto svolgersi regolarmente dopo le tensioni di ieri sera causati dal forfait della stragrande maggioranza di loro.
Per questo motivo il santo era stato portato a spalla, nel breve tragitto dalla casa dei portuali alla chiesa Madre, dagli organizzatori.
Questa mattina è regnata invece l\’incertezza, tant\’è che è stato perfino ipotizzato di utilizzare un camion per consentire al simulacro di percorrere il tragitto previsto dalla processione. A controllare l\’identità di chi si è avvicendato nel portare a spalla San Calò, i poliziotti del commissariato \”Frontiera\” e quelli della Squadra Mobile. Al momento, nonostante qualche più o meno esplicita lagnanza, non si sono registrati disordini.
La Questura aveva chiesto nelle settimane scorse l\’elenco dei nominativi dei portatori e le autocertificazioni circa l\’assenza di gravi precedenti penali. Quattordici su 90 – ha spiegato durante una conferenza stampa il questore Emanuele Ricifari – si sono però opposti, arrivando addirittura alle minacce. Per garantire l\’ordine pubblico, assicurando che la processione del santo nero si facesse all\’insegna di regole e prescrizioni, è stato così predisposto un maxi schieramento di forze dell\’ordine.
(ARTICOLO E FOTO ANSA)