“I dissalatori entro giugno 2025”

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La cabina di regia nazionale per l’emergenza idrica ha approvato la proposta della Regione Sicilia per attivare i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani. I dettagli.

Per attivare a breve termine, al massimo entro giugno 2025, i depuratori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si è affidato alla cabina di regia nazionale per l’emergenza idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Schifani ha auspicato e poi ottenuto che della procedura d’urgenza si occupasse il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, per scavalcare facilmente intoppi e ostacoli burocratici e tecnici che in terra di Sicilia sono la regola e non l’eccezione. E così è stato. Attenzione: i dissalatori non sono stati già partoriti ma sono stati concepiti, ed è iniziata la gravidanza.

Infatti – come si legge testualmente in una nota diffusa dalla Regione Sicilia – la cabina di regia nazionale ha approvato le proposte avanzate dalla Regione Siciliana, attraverso il commissario incaricato Nicola Dell’Acqua, per procedere alla riattivazione dei tre dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, attraverso moduli temporanei in attesa di quelli definitivi, così da poter garantire ai cittadini la fornitura d’acqua entro il prossimo mese di giugno”. E poi, a firma del presidente Schifani, si legge: “Desidero rivolgere il plauso del mio governo alla cabina di regia nazionale e al commissario Dell’Acqua per aver accolto la mia proposta di volere accelerare le procedure necessarie a restituire ai siciliani impianti indispensabili per garantire in modo continuo adeguate forniture idriche, ancora più urgenti in considerazione dei cambiamenti climatici che ci costringono a fare i conti con lunghi periodi di siccità ed esaurimento delle scorte d’acqua”.

E poi, più nel dettaglio tecnico, Schifani spiega: “L’iter prevede di ripristinare, attraverso procedure d’urgenza, i tre dissalatori dismessi da oltre dieci anni e installare tre moduli temporanei entro giugno, che saranno successivamente inglobati negli impianti definitivi, così da raggiungere una fornitura di 500-600 litri al secondo. Le opere strutturali di presa a mare saranno realizzate in modo da consentire un aumento della produzione fino al 50%, fino a circa 900 litri d’acqua al secondo. Il governo della Regione ha già individuato le risorse necessarie stanziando 90 milioni di euro all’interno dell’Accordo di coesione sottoscritto con il governo nazionale e altri 10 milioni del bilancio regionale”.

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