Ultimatum dell’assessore Falcone: “Lavori ultimati sulla 640 Agrigento – Caltanissetta entro il 30 aprile o rescissione contratto”. L’intervento sulla 121 Palermo – Agrigento.
Il patto per il Sud e per la Sicilia di Matteo Renzi, poi i sopralluoghi del premier Conte con il ministro Toninelli e poi del vice ministro Giancarlo Cancelleri, poi il monitoraggio da parte di un gruppo di tecnici e l’azione legale annunciata dal presidente Musumeci, e adesso le speranze del recovery fund di Mario Draghi. A fronte di tutto ciò l’Agrigento – Caltanissetta statale 640 e la Palermo – Agrigento statale 121 giacciono ancora incompiute. L’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone, si è arrabbiato e minaccia la rescissione dei contratti con le imprese che si sono aggiudicate i relativi appalti. Falcone tuona così: “Sul completamento della strada statale 640 Caltanissetta – Agrigento, nonostante una linea di credito lunga ormai due anni da parte del Governo Musumeci, non si registrano i passi avanti pattuiti. Di fronte ai molteplici impegni disattesi, la strada della rescissione del contratto con la Cmc di Ravenna diventa sempre più concreta poiché unico modo per tutelare gli interessi della Sicilia e imprimere una svolta a un cantiere ancora esanime. Abbiamo concordato con l’amministratore delegato dell’Anas, Massimo Simonini, la data del 30 aprile come ultimo giorno utile per tirare le somme: se l’opera rimarrà ancora nella stasi, Anas avvierà la rescissione del contratto così come richiesto dal Governo Musumeci”. Punto. Anzi no. L’assessore Falcone aggiunge: “Il ritmo dei lavori attuali sostenuto dall’impresa Cmc di Ravenna è inammissibile e sicuramente non possiamo tollerare tutto questo. I lavori sono stati avviati nel 2008 ed ancora sono da completare quelli che sono i tre lotti più importanti, e cioè la galleria “Sant’Elia-Caltanissetta nord”, il viadotto “San Giuliano” che deve essere abbattuto e rifatto ex novo con una sola campata, ed infine il raccordo previsto nella valle dell’Imera che collegherà l’autostrada Palermo-Catania con la stessa 640. Queste sono opere che da sole valgono 90 milioni di euro e che richiedono un certo tempo per essere definite: dal 2019 siamo sostanzialmente fermi e l’opera è ancora là. Il raddoppio della 640 doveva essere completato entro il settembre del 2018, ed ora la prossima data per il completamento dell’opera è slittata per la fine dell’anno 2020. Ma i lavori vanno a rilento, e c’è una altro aspetto grave che non va dimenticato, e riguarda quello dell’utilizzo di 450 milioni di euro che ci sono stati dati dall’Unione europea, e che dovranno essere restituiti se l’opera non sarà completata entro i termini stabiliti”. E sulla 121? E Falcone risponde: “Ci siamo poi concentrati sulla strada statale 121 Agrigento – Palermo, opera più volte definita dalla stampa come l’esempio più lampante della lentezza delle grandi opere in Sicilia e al Sud. Purtroppo, in termini di produzione, non sta pagando la scelta di dividere l’opera a sette affidatari. Anche su questo cantiere strategico, abbiamo chiesto all’Anas di lavorare per alzare i ritmi, spingendo le imprese a portare in campo il necessario numero di uomini e mezzi a lavoro. Nei prossimi giorni saremo in sopralluogo sui cantieri della strada statale 121”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)