Nel giorno del confronto a Palermo sul pericolo frana del tratto costiero agrigentino della 640, il ministro Toninelli replica a Musumeci: “La competenza non è dello Stato”.
A seguito dell’allarme, lanciato dall’associazione ambientalista MareAmico di Claudio Lombardo, del pericolo frana del tratto costiero della strada statale 640 tra Realmonte e Agrigento perché divorato progressivamente dall’erosione marina, il presidente della Regione, Nello Musumeci, nel convocare un tavolo di confronto oggi a Palermo, ha tuonato: “La frana tra Porto Empedocle e Agrigento è l’esempio evidente di come chi dovrebbe vigilare sulle strade statali non lo sa fare. Il Governo nazionale se ne faccia una ragione”. Il ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha udito, letto e replica altrettanto tuonante: “La normativa nazionale attribuisce esclusivamente alle Regioni le attività di programmazione, pianificazione e attuazione di interventi relativi alla difesa del suolo e di protezione delle coste e degli abitati dall’invasione e dall’erosione delle acque marine. Quindi Musumeci è confuso sulle competenze” – conclude Toninelli. Il presidente della Regione, Musumeci, alla domanda sulla competenza ad intervenire tra Realmonte e Agrigento, ha risposto: “E’ l’Anas che ha competenza su questa strada. E dall’Anas abbiamo ricevuto una nota soltanto il 20 febbraio scorso: si tratta di un monitoraggio condotto dal 2008 fino al 2017 da cui emerge che la falesia arretra ogni anno di 2 metri. E nessuna segnalazione è mai giunta dalle amministrazioni comunali di Agrigento e di Porto Empedocle, che hanno testimoniato scarsa attenzione al loro territorio”. Il ministro Toninelli ha udito, letto e replica: “L’Anas non ha alcuna competenza sulla difesa delle coste dall’erosione marina. Nonostante ciò ha segnalato il fenomeno, con nota del 23 febbraio 2017, alle amministrazioni locali e regionali competenti, invitando a provvedere al recupero in sicurezza del costone sottostante la strada statale 640. Il fenomeno dell’erosione della costa è stato anche oggetto di una riunione in Prefettura ad Agrigento il primo marzo 2017, convocata dopo la segnalazione di Anas. E l’Anas il 17 marzo successivo ha inviato una relazione dettagliata con le soluzioni progettuali agli Enti locali e regionali competenti. E poi Anas ha proseguito il costante monitoraggio del fenomeno, nel settembre 2017, nell’aprile del 2018 e nel febbraio 2019, inviando puntualmente gli esiti delle indagini con relazioni tecniche. Dispiace quindi che il presidente Musumeci non ricordi, o finga di non ricordare, e affermi di avere ricevuto soltanto il 20 febbraio scorso la segnalazione dell’Anas”. In conclusione, in occasione del tavolo di confronto convocato da Musumeci a Palermo con Anas, Dipartimento regionale dell’Ambiente, la Protezione civile regionale, il Genio civile, la Prefettura e i Comuni di Agrigento e Porto Empedocle, il ministro Toninelli spezza una lancia e le sue parole sono: “Il Ministero per le Infrastrutture prende atto con soddisfazione che la Regione Siciliana abbia finalmente, benché tardivamente, intenzione di intervenire, e garantisce, mediante Anas, la propria collaborazione tecnica affinché sia rapidamente trovata una soluzione nell’interesse della collettività”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)
La proprietaria della strada è ANAS, che ha i compiti di fare tutte le strutture necessarie per evitare danneggiamenti e frane alla sua proprietà. Il resto è compito della regione. Quindi responsabilità congiunta ognuno per la propria parte.