8 marzo, Rosalba Cimino (M5s): “Raggiungere la parità di genere nel lavoro”

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La Giornata internazionale dei diritti della donna quest’anno si inserisce in un contesto del tutto particolare: la pandemia ha fatto emergere nel nostro Paese, così come in altri, quanto ancora sia forte il divario di genere. Ci basti pensare che le donne sono state i soggetti che ne hanno subito maggiormente le conseguenze e non dal punto di vista sanitario, ma da quello sociale e economico. Nel terzo trimestre 2020, infatti, in Sicilia si contano 21 mila donne occupate in meno. In totale si contano sull’isola 478 mila occupate totali, di cui 80 mila (16,7% del totale) occupate indipendenti (-3 mila rispetto al terzo trimestre 2019) e 398 mila occupate dipendenti al III trimestre 2020 (-18 mila rispetto al III trimestre 2019).

Cosa pesa su questi numeri? Le ore settimanali che la donna dedica alla cura della casa e dei figli sicuramente, quasi completamente a carico di quest’ultima. Questo, insieme ai pregiudizi che accompagnano la figura femminile nel mondo del lavoro e che impediscono loro di raggiungere posizioni di rilievo, limitandone così la presenza nei ruoli manageriali, nonostante in Italia le donne rappresentino la maggior parte dei laureati e diplomati.

La complessità dell’accesso al mondo del lavoro depotenzia la crescita economica di tutto il Paese e sul piano sociale si traduce in difficoltà della donna ad autodeterminarsi e essere completamente indipendente dalla famiglia o dal partner. Anche in questi contesti maturano le violenze domestiche e i femminicidi. Riportare sullo stesso piano donne e uomini, eliminare le diseguaglianze e raggiungere una parità concreta e tangibile, al di là di qualsiasi quota rosa, è un obiettivo che con buonsenso tutti dovremmo sostenere. #8marzo

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