Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, ha partecipato questa mattina alla cerimonia di commemorazione in ricordo di Mario Francese, il giornalista ucciso dalla mafia la sera del 26 gennaio 1979, che si è svolta a Palermo sul luogo dell’agguato, in viale Campania.
“Mario Francese – ha detto Verna – è stato un esempio per tutti: serietà, preparazione professionale e coraggio”.
“Fu il primo cronista – ha osservato Leone Zingales, vice-presidente nazionale dell’Unci – a raccontare la ‘scalata’ del clan dei ‘corleonesi’ di Riina al vertice di Cosa nostra. Mario Francese aveva compreso chi erano i nuovi boss e per questo lo hanno ucciso”.
Alla cerimonia erano presenti i figli di Francese, Massimo, Fabio e Giulio, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, il capocentro di Palermo della Dia, colonnello Antonio Amoroso, il questore Renato Cortese, ufficiali dell’Esercito, magistrati, volontarie della Croce rossa ed i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della polizia municipale. Per l’Assostampa siciliana è intervenuto Massimo Bellomo.
“Quaranta anni fa Mario Francese, giornalista coraggioso e di grande professionalità – si legge in una nota del Quirinale – veniva assassinato a Palermo dalla mafia. Prima di altri, Francese aveva compreso molto dei traffici e della rete criminale dei mafiosi e, senza paura nè infingimenti, fece onore alla sua responsabilità professionale, scrivendo articoli che mettevano in luce il malaffare. Vittima della lotta di civiltà e di libertà contro la mafia, il ricordo della sua figura richiama, a sottolineare, ancora una volta, il valore insostituibile della libera stampa per il nostro come per ogni Paese”.