Nuovo rinvio del processo a carico di una 48enne empedoclina accusata di sfruttamento aggravato della prostituzione. Cambia il collegio di giudici e l’udienza viene rinviata al 12 marzo.
Secondo l’accusa la donna avrebbe fatto prostituire la figlia, all’epoca dei fatti minorenne, prendendo accordi con i vari clienti, contattandoli per fissare appuntamenti stabilendo anche una specie di listino dei prezzi che – secondo gli inquirenti – andavano dai 30 ai 50 euro per prestazione.
La 48enne è difesa dall’avvocato Daniele Re.