Arrestato a Rose nel cosentino la scorsa notte dai Carabinieri di Reggio Calabria e in collaborazione con il reparto dei Cacciatori di Vibo Valentia, Francesco Strangio, classe 1980, latitante da un anno. Il latitante si nascondeva in un appartamento all’ultimo piano di un condominio del centro abitato del paesino, era in possesso di 8 mila euro e sembra stesse fuggendo di nuovo.
Strangio deve scontare una condanna a 14 anni di reclusione per narcotraffico internazionale per avere negoziato e gestito l’importazione di ingenti quantità di cocaina dal Sudamerica.
Il pericoloso latitante è stato arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Bernardo Petralia, nel gennaio dello scorso anno, quando lo stesso Strangio, aveva fatto perdere le proprie tracce, proprio in ragione della condanna a 14 anni di carcere per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, divenuta definitiva.
Da oltre un anno, ormai, il latitante aveva trovato sicuro rifugio spostandosi tra diversi centri del cosentino, fino a giungere da un paio di settimane circa nel comune di Rose, dove aveva individuato nella mansarda all’ultimo piano di un tranquillo condominio, il luogo ideale per sottrarsi alla condanna, continuando a gestire i propri traffici illeciti.
All’interno dell’abitazione i Carabinieri, oltre al denaro contante, hanno rinvenuto svariate carte di identità ed un passaporto intestati a terzi, acquisiti per essere contraffatti con la sostituzione della fotografia, tre telefoni cellulari parzialmente bruciati in un caminetto, due valigie già pronte. L’irruzione dei militari, non ha lasciato alcun margine di fuga a Strangio, ponendo fine alla sua latitanza.
Tradotto nel carcere cosentino, è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.