Presso gli uffici della Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento si sono costituiti altri due indagati, accompagnati dai rispettivi legali di fiducia, coinvolti nell’operazione Kerkent, culminata con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Palermo nei confronti di 34 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi ed altro.
Si tratta degli agrigentini:
- CONTINO Fabio, 39enne, già collaboratore del cognato MESSINA Giuseppe (anch’egli arrestato in quanto ritenuto il luogotenente del capo MASSIMINO Antonio), nella gestione dell’autolavaggio sito nel quartiere Villaseta ad Agrigento, base operativa e logistica dell’associazione illecita;
- MASSIMINO Gerlando, 31enne (figlio di MASSIMINO Antonio, per come emerso dalle indagini, riconosciuto il capo della famiglia mafiosa di Agrigento/Villaseta e dell’associazione dedita al traffico e spaccio di stupefacenti).
CONTINO e MESSINA sono indagati per aver fatto parte dell’associazione illecita dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.
Analogamente, presso la Stazione Carabinieri di Briatico (VV) si è costituito il calabrese MANDARADONI Domenico, 31enne, di Francica (VV), ritenuto responsabile di concorso nell’associazione illecita dedita al traffico e spaccio di stupefacenti, col compito di corriere della droga. Lo stesso, dopo la notifica dell’ordinanza e l’arresto espletati da personale della Sezione Operativa D.I.A. di Catanzaro e dai Carabinieri della Stazione di Briatico, è stato associato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia.
Con i tre arresti può definirsi conclusa la fase dell’operazione Kerkent sotto il profilo dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria.