Il referendum “confini”, istruzioni per l’uso

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Il referendum per la rettifica dei confini tra Agrigento, Favara e Aragona. Le istruzioni di voto, il quesito sulla scheda e le variazioni territoriali se vince il sì.

Domenica 5 maggio non è solo l’anniversario della morte di Napoleone Bonaparte. “Ei fu”. Il prossimo 5 maggio è anche il giorno del referendum per la rettifica dei confini tra Agrigento, Favara ed Aragona. Si vota dalle ore 7 alle 22. Lo scrutinio delle schede inizia subito dopo. L’elettore si presenti al seggio in possesso della tessera elettorale. Ed esprima la sua preferenza tracciando un segno sul quesito, con risposta affermativa o negativa, sì o no. Gli aventi diritti al voto sono tutti i cittadini maggiorenni iscritti nelle liste elettorali dei Comuni di Agrigento, Favara ed Aragona. Ad Agrigento i seggi per votare saranno allestiti all’ex caserma dei Vigili del fuoco al Viale della Vittoria, adesso uffici della Provincia, dove saranno allocate le sezioni da 1 a 26. E poi, altro seggio, negli uffici di via Pancamo a Fontanelle, con le sezioni da 27 a 45. E poi al PalaCongressi, al Villaggio Mosè, con le sezioni da 46 a 54. E poi all’ospedale “San Giovanni di Dio” le sezioni 55 e 55 bis. A Favara invece, si voterà solo al plesso “Manzoni”, in via Sant’Angelo, che ospiterà 5 sezioni. Come già confermato dall’assessorato regionale agli Enti Locali, il quorum dei votanti necessario a rendere valida la consultazione referendaria sarà calcolato in riferimento al numero dei residenti nelle zone interessate dalle modifiche dei confini e che, ovviamente, sono i più interessati a recarsi alle urne al fine di risolvere una diatriba risalente nel tempo, almeno 25 anni. In termini molto semplici: vi sono favaresi che risiedono in territorio di Agrigento, nel quartiere “Favara Ovest” a ridosso di Favara, e poi aragonesi che risiedono in territorio di Favara, nel quartiere “Quattro Strade” nella zona industriale. Dunque si procederà ad una transazione, un “do ut des”, ovvero un accordo tramite il quale le parti in causa, con reciproche concessioni, pongono fine ad una lite o prevengono una lite che potrebbe insorgere. Ordunque, nel quesito referendario che sarà consegnato nella scheda ai cittadini alle urne sarà scritto: “Volete lo spostamento dei confini comunali di Agrigento, Favara e Aragona secondo le modalità di cui al progetto di variazione territoriale pubblicato all’Albo pretorio dei Comuni di Agrigento, Favara e Aragona?”. E il cittadino risponde sì o no tracciando un segno sul sì o sul no. E la domanda è: quali sono tali variazioni territoriali che saranno attuate se vince il sì al referendum? Eccole: l’intero quartiere “Quattro Strade”, prossimo alla stazione ferroviaria di Caldare, sarà trasferito al Comune di Aragona. E Aragona cede al Comune di Favara una propria porzione nella zona industriale, in prossimità dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Inoltre, ancora ad Aragona sarà assegnata una parte della zona industriale ricadente in territorio di Favara, occupata dai cosiddetti “Rustici industriali”. Invece, il Comune di Agrigento cede al Comune di Favara il quartiere “Favara Ovest”. E lo stesso Comune di Agrigento acquisisce dal Comune di Favara la porzione di zona industriale che Aragona cede a Favara, quindi in prossimità dell’ospedale, e poi, sempre dal Comune di Favara, acquisisce una parte di contrada San Benedetto, limitrofa alla zona industriale.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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