Si sono chiuse le urne per il referendum rettifica confini Agrigento, Favara e Aragona, ed è iniziato lo spoglio delle schede. Ha vinto il SI
“È l’inizio di un nuovo percorso.
Un grazie a tutta la comunità Favarese che ha dimostrato grande sensibilità recandosi alle urne. Adesso Favara Ovest possiamo dirlo è definitivamente Favara”, ha commentato la Sindaca di Favara, Anna Alba.
Fanno eco le parole dell’onorevole Di Caro che ha commentato: “Ha vinto ancora una volta la democrazia, hanno vinto i cittadini che, in una domenica di maggio, hanno deciso di percorrere chilometri per celebrare un diritto sacrosanto: poter esprimere le proprie idee attraverso il voto. Vincono i comitati di quartiere, vince l’attivismo e la mobilitazione che, ricordo a tutti, non ha colore politico.
Ma, ancora non abbiamo finito. Adesso la palla passa nuovamente all’Assemblea Regionale Siciliana che dovrà stabilire, per legge, la nuova delimitazione dei confini territoriali di Agrigento, Favara e Aragona ai sensi dell’art.8 della l.r. 30/2000.
Così come ho fatto per il decreto che ha autorizzato il referendum- conclude l’On. Di Caro- da domani torno in ARS per far calendarizzare prima possibile la discussione e l’approvazione di un disegno di legge che ho appena finito di scrivere e che depositerò domani stesso”.
Dunque con la vittoria del “SI” l’intero quartiere “Quattro Strade”, prossimo alla stazione ferroviaria di Caldare sarà trasferito al Comune di Aragona; e Aragona cede al Comune di Favara una propria porzione nella zona industriale in prossimità dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Inoltre, ancora ad Aragona sarà assegnata una parte della zona industriale ricadente in territorio di Favara, occupata dai cosiddetti “Rustici industriali”. Invece, il Comune di Agrigento cede al Comune di Favara il quartiere “Favara Ovest”. E lo stesso Comune di Agrigento acquisisce dal Comune di Favara la porzione di zona industriale che Aragona cede a Favara, quindi in prossimità dell’ospedale, e poi, sempre dal Comune di Favara, acquisisce una parte di contrada San Benedetto, limitrofa alla zona industriale.