Con il più classico e retorico pensiero secondo il quale le leggi vanno rispettate non entriamo nel merito sulla efficacia o sulla perfezione del decreto sicurezza bis promulgato da Salvini che ha di fatto chiuso i porti italiani onde evitare il continuo (mai cessato) sbarco di essere umani in cerca di miglior fortuna.
E se le leggi devono essere rispettate, donna Carola Rackete, capitana non di lungo corso della Sea Watch, non solo le ha calpestate in lungo e in largo ma ha fatto di tutto per avere un misero briciolo di notorietà internazionale sfruttando la pelle dei migranti usati come veri e propri ostaggi “le cui condizioni di salute peggioravano di giorno in giorno”.
Mi è sembrato di rivedere un film che negli ultimi anni è andato davvero molto di moda; quel film che vede come protagoniste quelle femminelle che pur di avere un pizzico di notorietà, denunciano dopo venti anni di essere state violentate da celebri personaggi dello sport, del cinema e dello spettacolo.
Una notorietà che in questo caso esalta soltanto lo sfondo sessuale più che una tentata carriera professionale andata a male.
E così, Carolina, conscia del fatto che di lei in questi giorni avrebbe parlato il mondo intero, non ha esitato un solo istante non solo a trasgredire le leggi italiane ma ha anche tentato di affondare una motovedetta della Guardia di Finanza che stava tentando di impedire alla Sea Watch l’attracco nel porto lampedusano.
E lei non si è fatta trovare impreparata. Da perfetta attrice ha anche trovato la forza di sorridere mentre veniva posta in arresto!
Purtroppo il corridoio lampedusano nel cuore del Mediterraneo continua a funzionare, anche perché non basta la Rackete di turno, con le sue decisioni illegali; non scordiamoci che di piccole Sea Watch sono all’ordine del giorno. Uno, due, tre sbarchi che non passano al centro delle attenzioni e nessuno si accorge di nulla.
Non comprendiamo bene perché la Rackete in questi lunghissimi giorni invece di trattare con le autorità italiane il decreto sicurezza bis firmato da Matteo Salvini non abbia pensato di trasferire i disperati in cerca di approdo verso i porti tedeschi di cui lei è una degna figlia. Oppure di farli sbarcare in uno dei porti abbelliti di tulipani, visto e considerato che la nave batte bandiera olandese.
Una bambina davvero capricciosa, la Carola, che adesso però, dopo la impopolare popolarità (perdonate il gioco di parole), rischia di rimanere chiusa in carcere (ad Agrigento) per tanti lunghissimi anni.
Forse avrebbe fatto meglio a ritornare ad occuparsi di uccelli, che da buona volontaria, ha curato e protetto in terra francese negli anni passati.
Spero solo che la magistratura agisca di conseguenza e nel rispetto massimo delle leggi italiane.
La comandante sarà giudicata secondo la legge italiana, quello che non sopporto sono gli auguri di stupro. Europa assente, come sempre.
Lelio Castaldo, se il direttore di sicilia24ore inizia con un titolo del genere, qualifica immediatamente il genere del giornale. Uno schifo assoluto. Da vergognarsi di questa becera pubblicazione. Si possono esprimere tutti i giudizi e pensieri di questo mondo con rispetto ed educazione. Il giornalismo non è evidentemente il suo mestiere. E da direttore dovrebbe essere esempio e linea guida. Complimenti . Verrà ricordato per questa vergogna. Rita
Gentile Rita, lei ha capito tutto! Serena notte.
Sono disgustata e condivido le parole di Rita.
Anche le leggi (fascistissime) promulgate durante il ventennio fascista erano leggi da rispettare , compresa quella sulla razza umana. Per fortuna vi fu chi non le rispettò (gli antifascisti) e si raggiuse la DEMOCRAZIA passando per la via della RIBELLIONE. Se quelle leggi non fossero state osteggiate, neppure questo giornaletto online, avrebbe titolo d’esistere. Sperate che vi siano altre persone come Carola, sono l’antidoto alle dittature.
Caro Filippo,si faccia psicoanalizzare.Solo cosi’ scoprirà per quale disgustoso motivo plaude all’azione criminale di una mascalzona del mare che ha peraltro tentato di ammazzare finanzieri colpevoli soltanto di fare il proprio dovere!Il giusto corollario ai suoi deliri sarebbe l’indifferenza,ma molto piu’ appropriatamente suggerirei uno sputo fatto di gusto!Questa iniziativa da estendere alla “pasionaria” Rita.
caro Franco, il suo commento ha aggiunto un ennesimo mattone al mio disgusto triste verso questa italietta, provinciale, spaventata da tutto e piena d’astio. Mi spiace per lei. Un abbraccio.
Caro Gaetano lei appartiene alla schiera di quegli italiani,anti italiani,che dall’alto della loro superiorità provano un profondo disgusto ad abitare fra gente che ha il torto di essere la maggioranza.E’ un classico della storia delle sinistre che non si arrendono alle regole della Democrazia per loro manifesta superiorità intellettuale.Lasci questo Paese che le sta stretto e si rifugi in Corea del Nord dove il concetto di maggioranza non trova albergo. Buona vita………..