Ieri sera sono stata approvate le linee guida di intervento per il riequilibrio finanziari. Sono state elaborate in pochissimo tempo, dopo quasi un mese di “annaspamento”, e consegnate al Consiglio quasi per non essere lette ma approvate a “saccu d’ossa”.
Buona parte delle cifre presunte di disavanzo, tra gli oltre 4milioni e mezzo di quest’anno e gli oltre 5milioni del 2021 sono state trovate attraverso la possibilità di programmare la notifica di avvisi di accertamento nel triennio 2019-21: solo la notifica costerà 90mila euro ogni anno.
Tra l’altro, visto il trend di questi anni, è difficile che le favolose cifre richieste vengano effettivamente introitate e allora hanno addirittura accantonato per intero qualcuna delle poste. Insomma l’importante era far tornare il riequilibrio con il minimo sforzo da parte di questa amministrazione: hanno fatto la cosa più semplice ovvero inviare bollette da pagare!
Questo significherà che già nel 2019, ad una popolazione di meno di 60mila abitanti con circa 20mila nuclei familiari, arriveranno 24mila avvisi di accertamento IMU 2014/15, 21200 avvisi di accertamento TASI 2014/15 e 10190 avvisi TARI 2014/15. A leggere questi numeri, praticamente 2 o 3 ogni famiglia: equivale un po’ a dire che siamo tutti evasori.
Sono anni che si alimentano, poco, le casse cittadine ma molto gli uffici comunali e i tribunali per la richiesta di cifre non dovute a cui sempre più persone si oppongono invece che pagare e basta. A volte, l’esiguità della cifra non vale lo sforzo e il denaro di consultare un avvocato o recarsi negli uffici comunali e gli utenti pagano. Sempre più persone, però, visto il ripetersi delle bollette “pazze” e per di più assurde rispetto ai servizi resi, si sono decise a dire basta.
“Sprovvisti di rossore” è un complimento per questa amministrazione che riduce i servizi ma inaugura piazze realizzate con i soldi con cui si potevano sistemare le strade. Ai disagi gli agrigentini sono abituati e non ci fanno più caso meglio stupirli con la costruzione di autentici spot 3 D in piazza Giglia. Adesso si rifiutano di pagare anche i trasferimenti ai ragazzi delle scuole superiori i cui genitori dovranno uscire dalle proprie tasche gli 8mila euro per il 2019 e i 25mila per il 2020. Abbiamo chiesto di metterci le loro indennità su queste cifre, con un taglio che avrebbe inciso anche meno del 10%. Naturalmente hanno detto di no. Il sindaco, che stimola al protagonismo civico e che chiede ai cittadini di svuotarsi le tasche per partecipare all’acquisto di vasi o altro, ha urlato, praticamente a squarcia gola, contro l’opposizione chiarendo che l’indennità non se la abbasserà mai e criticando il fare del M5S.
Protagonisti della serata anche i precari del Comune di Agrigento, definiti indispensabili da tutto il Consiglio. I precari hanno tributato applausi al sindaco per cui sono veramente indispensabili ma solo ogni volta che c’è da approvare ad occhi chiusi nell’aula consiliare qualcuno degli strumenti finanziari, peccato non faccia granchè per portare in aula per tempo i bilanci necessari per la stabilizzazione.