La Sicilia e i “Perennemente divisi” (video)

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In Sicilia il pugliese Alberto Losacco commissario del Partito Democratico, traghettatore verso il congresso. Tuonano i “Renziani”: “Pronta l’alleanza con i 5 Stelle”.

Nel dicembre scorso prima di Natale il “Renziano” Davide Faraone, già sottosegretario di Stato alla Sanità e alla Pubblica Istruzione, ha festeggiato l’elezione a segretario regionale del Partito Democratico. La rivale, adesso “Zingarettiana”, Teresa Piccione, si ritirò dalla competizione elettorale per le Primarie, annunciando ricorso. E la Commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico ha appena accolto il ricorso degli “Zingarettiani” di Sicilia, ed ha annullato le Primarie e, quindi, l’elezione del “Renziano” di Sicilia, Davide Faraone, a segretario regionale. Il Pd, leggasi “Perennemente divisi”, ha atteso pochi giorni l’annunciato Commissario.

Alberto Lo Sacco
Infatti il compito di gestire i “Perennemente divisi” in Sicilia (e divisi non solo in Sicilia) e di traghettarli verso il congresso regionale in autunno (forse), è un militante dei “Perennemente divisi” della Puglia, esattamente di Brindisi. E’ un deputato, il suo nome è Alberto Losacco, 49 anni, e la nomina è stata ratificata a maggioranza dalla direzione del Partito Democratico. Ebbene, Alberto Losacco sarebbe in quota “Dario Franceschini”, l’ex ministro che pochi giorni addietro in un’intervista al “Corriere della Sera” ha teorizzato, se non profetizzato, una possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle contro il nemico più o meno comune, ovvero Matteo Salvini e sua sorella, Giorgia Meloni, la “destra sovranista” che, con l’appoggio, anche esterno, di Forza Italia, sarebbe capace anch’essa, numeri alla mano, di governare. Luigi Di Maio ha subito smentito Franceschini, in modo stroncante, e ha affermato: “Noi siamo orgogliosamente diversi da certe forze politiche che non hanno avuto il coraggio di prendere una posizione ben precisa dopo lo scandalo sugli affidi dei minori di Bibbiano e che vedono propri esponenti coinvolti in questa drammatica vicenda. Noi siamo orgogliosamente diversi da certe forze politiche che quando hanno avuto la possibilità di governare invece di tutelare il nostro Paese hanno pensato bene di svenderlo all’Europa e di portare avanti politiche d’austerità che hanno prodotto povertà e disoccupazione. Noi siamo orgogliosamente diversi da certe forze politiche che invece di risolvere il problema dei migranti hanno fatto business tramite false cooperative. Lo ribadiamo ancora una volta: noi siamo orgogliosamente diversi dal Pd e non vogliamo avere nulla a che fare con un partito che invece di supportare la nostra battaglia di civiltà nei confronti dei cittadini, ha saputo criticare il reddito di cittadinanza e oggi sta facendo le barricate contro il salario minimo. Noi siamo profondamente diversi da questi individui che hanno tradito la fiducia degli italiani!”. Nicola Zingaretti ha reagito ribattendo con la stessa moneta: “Nessun governo con il Movimento 5 Stelle è alle porte e nessun governo con il M5s è l’obiettivo del Partito Democratico”. Oggi invece il sindaco di Milano, Beppe Sala, del Pd, altrettanto teorizza: “Un’alleanza con i 5 Stelle in caso di elezioni sarebbe possibile ma senza Luigi Di Maio”. Ahahah: “Perennemente divisi”. Dunque – riavvolgendo il bandolo della matassa e recuperando la scelta del “Franceschiniano” Alberto Losacco in Sicilia – Faraone e i “Renziani” hanno interpretato tale scelta come testimonianza della volontà di sperimentare in Sicilia, storico “laboratorio politico”, l’alleanza con i 5 Stelle, ed hanno attivato un sito web e una petizione contro l’ipotesi di un accordo siciliano tra Partito Democratico e 5 Stelle. “Beautiful”, bello, come la telenovela, infinita.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

 

 

 

 

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