Pochi giorni dopo l’ipotesi prospettata dal capogruppo Pd Giuseppe Lupo, la replica di Cancelleri: “Escludo prossimi accordi elettorali tra 5 Stelle e Partito Democratico”.
Alcuni giorni addietro, prima che si formasse e poi giurasse il secondo Governo Conte frutto dell’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, il capogruppo del Pd all’Assemblea Regionale Siciliana, Giuseppe Lupo, ha benedetto il “Conte bis”, e ha rilanciato l’accordo con i 5 Stelle anche in ambito periferico, ovvero alle prossime competizioni elettorali in calendario, tra Regionali e Amministrative. A fronte di tale ipotesi è diffidente, scettico, se non ostile, il leader del Movimento 5 Stelle in Sicilia, Giancarlo Cancelleri, il quale, peraltro, coltiva poca fiducia anche verso il patto di governo con il Partito Democratico sancito a Roma. E Cancelleri, due volte candidato alla Presidenza della Regione in Sicilia, spiega: “La nascita del governo giallorosso è stata una grande prova di democrazia diretta. Ma ammetto che a me l’operazione non convinceva prima, e ancora oggi non mi convince del tutto. Avevo dubbi anche quando si decise l’alleanza con la Lega. Certo, l’approvazione della base, attraverso il voto on line sulla piattaforma Rousseau, è stata una bella pagina di democrazia diretta. Adesso però il vero cambiamento deve essere interno, dobbiamo cambiare noi del Movimento. Bisogna partire dalla consapevolezza che abbiamo commesso alcuni errori. Penso soprattutto all’atteggiamento col nostro partner di governo. Siamo stati, forse, persino eccessivamente corretti sul piano istituzionale e politico, e Salvini ci rispondeva prendendoci a calci in faccia. Il rispetto deve essere preteso e meritato. Dunque, intanto il nuovo governo avrà subito sfide importantissime, a cominciare dalla manovra di bilancio e dal tentativo di evitare l’aumento dell’Iva. Nell’anno e mezzo precedente abbiamo messo in sicurezza le fasce più deboli col reddito di cittadinanza. Adesso servirà un grande Piano per il Mezzogiorno. La partita fondamentale è al Sud: se l’Italia vuole diventare il motore dell’Europa, anche alla luce delle difficoltà che stanno affrontando Stati finora più solidi, dovrà colmare il gap che divide Nord e Sud”. Poi Giancarlo Cancelleri risponde alla prospettiva, ipotizzata da Giuseppe Lupo, di marciare uniti, Pd e 5 Stelle, anche in periferia, tra Amministrative e Regionali. E replica: “Sulla possibilità di intensificare i rapporti con il Partito Democratico all’Assemblea Regionale, il gruppo dei 5 Stelle si riunirà e assumerà le sue decisioni. Parleremo di temi, non di altro. Certo, siamo all’opposizione, e lì c’è poco da condividere. Dobbiamo più che altro capire come ‘smuovere’ questo governo regionale che è immobile. Un primo passo potrebbe essere la riforma dei rifiuti, dove si potrebbe trovare una convergenza col Pd. Poi, non per forza la situazione romana deve essere replicata in Sicilia: soprattutto alle elezioni Regionali o Amministrative escludo che ciò possa accadere. Del resto, la stessa domanda ce la fecero all’indomani della formazione del governo con la Lega. Siamo troppo diversi nel rapporto con i territori. Ripeto: i miei dubbi rimangono. Il Partito Democratico negli anni ha portato avanti politiche molto diverse dalle nostre su molti temi: penso all’economia, all’ambiente, ai rifiuti. Ma spero, tra qualche mese, di essermi sbagliato”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)