Il “polso della politica” dopo Italia Viva

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L’ultimo sondaggio “Demopolis” dopo la scissione nel Partito Democratico e il traballo della maggioranza. Lega ancora primo partito. Poi 5 Stelle e Pd. I dettagli.

Gli avvenimenti politici si susseguono tanto tumultuosamente tanto che anche i sondaggi, appena pubblicati, poi si rivelano in ritardo a fronte della veloce e imprevedibile evoluzione di quanto accade a Roma e che, oggi come mai, si ripercuote anche in periferia, ad esempio alle prossime elezioni Regionali in Umbria e in Emilia Romagna. E dunque l’ultimo sondaggio proietta l’Italia non più dopo il varo del governo Conte bis, evento già superato, ma dopo l’evento successivo, ossia Renzi fuori dal Pd con Italia Viva, che, nonostante le rassicurazioni, ha rischiato (e il pericolo non è del tutto scampato) di sconquassare la maggioranza di governo giallorossa tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle partorita durante il terremoto politico ferragostano provocato da Matteo Salvini. Ordunque, l’Istituto di sondaggi “Demopolis” ha sondato un campione stratificato di 1.500 persone, il 18 e il 19 settembre. E alla domanda se si votasse per la Camera come voterebbe, la risposta è stata: Lega ancora primo partito al 33%, poi Movimento 5 Stelle al 20,5%, poi Partito Democratico al 19.4%, Fratelli di Italia al 7%, Forza Italia al 6% e Italia Viva di Renzi al 5,2%.
E poi, alla domanda se il battesimo del nuovo partito di Matteo Renzi rafforzerà o indebolirà il secondo governo di Giuseppe Conte, che paradossalmente è stato teorizzato e concretizzato dallo stesso Renzi, la risposta è stata: per il 6% dei sondati “Italia Viva” rafforzerà il governo, per il 35% lo indebolirà, per il 48% non avrà effetti significativi, e l’11% non è stato in grado di rispondere.
E poi, alla domanda su quali debbano essere le priorità per il Conte bis, l’82% ha risposto occupazione e lavoro, 70 riduzione della pressione fiscale, 65 sicurezza urbana e contrasto alla criminalità, 63 efficienza della sanità pubblica, 61 snellimento della burocrazia e dei tempi della giustizia, e il 58% la gestione dell’immigrazione.
E poi, infine, alla domanda su quali debbano essere i primi provvedimenti da assumere, il 93% ha risposto il blocco dell’aumento dell’Iva, l’80 la riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro, il 72 le misure di sostegno alle famiglie, e il 61% investimenti nella scuola e nell’innovazione.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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