A Licata intorno alle ore 23 due uomini irrompono dentro un bar nel centro cittadino. Chiudono la saracinesca. Minacciano il personale all’interno. Staccano il sistema di video-sorveglianza del locale. Arraffano l’incasso della serata. Rubano un cambia monete. Sparano alcuni colpi d’arma da fuoco contro una slot machine e poi, però, la abbandonano all’esterno del bar prima della fuga. I poliziotti del locale Commissariato, coordinati da Sergio Carrubba, giungono sul posto, valutano come procedere, sfogliano virtualmente le pagine del libro dei sospettabili, e si recano nell’abitazione di un noto pregiudicato, A A sono le iniziali del nome. Odono colpi di materiale ferroso provenienti da un magazzino nel cortile della stessa abitazione. Entrano e sorprendono A A intento ad armeggiare con il cambia monete nel tentativo di scassinarlo a colpi di martellate. L’automobile dell’uomo ha ancora il motore caldo. I sedili posteriori sono reclinati, e così lo sono verosimilmente per trasportare il cambia monete. A A, 33 anni, bracciante agricolo, è stato arrestato per rapina aggravata e porto abusivo di arma da fuoco, in concorso con altro soggetto allo stato ignoto.
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