Dopo 12 anni di lavoro, e con un investimento di 14 milioni di euro, è stato inaugurato a Marsala il nuovo Palazzo di Giustizia. Ospiterà le aule del Tribunale, gli uffici della Procura della Repubblica, e, novità assoluta, un punto medico-cardiologico, un asilo, e poi, come già ad Agrigento, uno sportello antiviolenza curato dalla Procura. Alla cerimonia del taglio del nastro ha partecipato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il magistrato Roberto Tartaglia, in rappresentanza della Commissione parlamentare antimafia, ha ricordato le parole di Paolo Borsellino, nel 1986 procuratore di Marsala, in un’audizione di recente desecretata. Borsellino denunciò le gravi carenze in cui magistrati e investigatori operavano in un territorio che lo stesso magistrato definì un “santuario inviolabile di Cosa nostra”. Nel corso del proprio intervento il ministro Bonafede si è soffermato anche sulla recente sentenza di condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti umani per l’ergastolo ostativo, ovvero il “fine pena mai” che fu introdotto in Italia subito dopo le stragi di mafia del ’92.
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