I Catalogatori proclamano lo stato di agitazione

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Le scriventi Segreterie Regionali nel sollecitare ulteriormente la convocazione urgente di appositi tavoli
negoziali per le problematiche relative al personale addetto alla catalogazione di cui alla L.R. 24/2007, come
per altro già fatto con le note Prot. Num. 240/UNI/2019 del 5 Agosto 2019 e prot uni 294/UNI/2019 del 24
ottobre 2019, rimaste inevase e che ad ogni buon fine si allegano in copia, comunicano con la presente che a partire dalla data odierna proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale addetto alla catalogazione L. 24/2007.

Ribadiamo con forza che la risoluzione della vicenda legata al personale addetto alla Catalogazione di cui alla
L.R. 5 dicembre 2007 n. 24 da decenni interamente utilizzato dal Dipartimento regionale dei Beni Culturali e
dell’Identità Siciliana, sia nell’attività catalografica, d’interesse strategico per la salvaguardia e la
valorizzazione dei beni culturali, che nell’assolvimento dei tanti compiti d’istituto legati all’attività dell’organo di
tutela, rimane ad oggi esclusivamente condizionata all’applicazione dell’art 1, comma 1 della L.R. 24/2007.
Inoltre, la recente Delibera di Giunta Regionale n. 361 del 10 ottobre 2019 – “Piano triennale del fabbisogno di
personale per il rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro” – ha sottolineato e
ampiamente sollecitato la inderogabile necessità per l’Amministrazione Pubblica regionale di procedere, in
analogia al rafforzamento ormai non più rinviabile dell’area dei Beni Culturali, all’inserimento di detto
personale in un apposito piano dei fabbisogni specifico del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità
Siciliana, stante la peculiarità che lo stesso riveste e nella considerazione che il predetto Dipartimento con
nota prot. n. 55483 del 11.12.2018 ha attivato la linea strategica n. 5, “Catalogazione ed inventariazione dei
Beni Culturali.
Infine, preme evidenziare che la stabilizzazione del personale addetto alla Catalogazione (L.24/2007) nei ruoli
dei Beni Culturali era stato fortemente sostenuto dal compianto Assessore ai BB.CC. ed I.S. Prof. Sebastiano
Tusa che a tal fine aveva formalizzato alla Giunta di Governo un’ampia e dettagliata relazione descrittiva
dell’importanza strategica di questo personale all’interno dei vari Istituti dei BB.CC. Al contempo, la stessa
relazione trattava gli aspetti economici/finanziari, specificando che la stabilizzazione di detto personale nei
ruoli regionali non avrebbe comportato alcun aggravio di spesa ma evidenti risparmi per ciò che riguarda i
tributi e l’IVA versati alla S.A.S., pari a circa 1 milione e trecento mila euro annui, oltre che ai contributi
previdenziale di cui il Fondo Pensioni Sicilia ne verrebbe a beneficiare, sia per quelli da versare in futuro che
per quelli già interamente versati all’INPS quantificati presumibilmente in più di 20 milioni di euro.
Vista l’importanza che le argomentazioni sopra esposte rivestono, invitiamo tutti i colleghi a destare la massima attenzione ai contenuti  della presente  ad aderire allo stato di agitazione proclamato con la presente, iniziando ad attenersi alle declaratorie attualmente previste per ogni singola categoria dal C.C.R.L. vigente ed attenendosi alle attività previste e contenute nelle specifiche di servizio vigente stipulato tra ente datoriale ed ente committente.

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