E’ di Ribera il nuovo coordinatore regionale del sindacato Asset Scuola: Vito Bilello, laureato in Economia, assume la responsabilità di questo incarico impegnativo che gli è stato conferito dalla Direzione Nazionale del Sindacato Asset.
Il principale obiettivo del neo coordinatore regionale, che già mette le proprie capacità al servizio della comunità agrigentina nel ruolo di responsabile sindacale Asset Scuola e Confasset Pensionati, è di fare Sindacato con azioni costanti e decise, anche puntando ad idee innovative e non solo. «Penso che oggi – dichiara Bilello – ci sia l’esigenza di tornare tra i banchi di scuola per ascoltare dal vivo le esigenze del personale e degli alunni».
E guardando al futuro, rilancia: «voglio creare nel territorio siciliano una struttura sindacale sempre più efficace e attrezzata a rispondere con professionalità a tutti i bisogni che il mondo della scuola pone quotidianamente davanti. Presenza costante nelle scuola e una politica sindacale che miri a restituire protagonismo sociale al personale docente e Ata, avranno la priorità su tutto».
Bilello, nell’accettare l’incarico di vertice della Sicilia, si è soffermato su alcuni punti:
«oggi, più che mai, il sindacato riveste un ruolo essenziale nell’organizzazione economica e sociale, infatti, il conflitto sociale e la tutela della dignità del lavoro presentano aspetti ed elementi diversi rispetto al passato, ed è necessario, a mio avviso, analizzarli con attenzione ed entrarvi attraverso nuove chiavi di lettura, di elaborazione e di soluzione; sono questi i motivi per cui fare sindacato per me rappresenta principalmente una missione; ed è proprio questo spirito che mi ha spinto fin da subito ad impegnarmi con dedizione e professionalità per conoscere e rappresentare i bisogni dei lavoratori.
Nel caos in cui oggi versa il mondo scolastico, sono tante le categorie di lavoratori che vogliamo guidare e tutelare: giovani precari Docenti e Ata, personale di ruolo privato della possibilità di trasferirsi vicino ai propri familiari, giovani laureati e diplomati che vogliono intraprendere la carriera scolastica, insegnati che lavorano da tanti anni sul sostegno e sono privati della possibilità di specializzarsi».