Fondi Europei, avanti tutta in Sicilia (video)

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“La Sicilia, per il secondo anno consecutivo, non restituisce un solo euro a Bruxelles. Certificata tutta la spesa, e anche oltre, dei soldi a disposizione”. L’intervento di Musumeci.


Il governo regionale brinda al traguardo. Un miliardo e 900 milioni di euro di fondi europei sono stati spesi e certificati in due anni, tra 2018 e 2019. Musumeci si è insediato nel dicembre del 2017, e dunque esulta, perché il tetto della spesa imposto dalla Commissione Europea al 31 dicembre 2019 è stato superato di oltre 130 milioni di euro.

E ciò in riferimento alla borsa assegnata alla Sicilia per il periodo tra il 2014 e il 2020. E il presidente della Regione commenta: “E’ un ulteriore e significativo passo avanti nell’attuazione dei programmi di spesa, viste le bassissime percentuali di alcuni di essi all’inizio della legislatura”. E poi spiega: “Nel Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, con il quale sono finanziate infrastrutture e concessi aiuti alle imprese, erano certificati appena 6,3 milioni di euro alla fine del 2017. In soli due anni, invece, si è già arrivati a oltre 1 miliardo e 200 milioni. Sono 1500 le aziende finanziate, oltre alla banda ultralarga, all’efficientamento energetico di edifici pubblici e alla proroga del Fondo di garanzia per le imprese.

Ma anche infrastrutture, ferroviarie, portuali e stradali, come la statale Agrigento-Caltanissetta, e interventi per la tutela del territorio. Per quanto concerne l’Fse, il Fondo sociale europeo, che si occupa di istruzione e formazione professionale, il target da raggiungere era di 188,7 milioni di euro. Lo si è superato facendo arrivare così la spesa complessiva, dall’avvio del programma, a 191,3 milioni, di cui oltre 166 milioni spesi nel biennio 2018-2019. Fra questi anche 40 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica.
Buone notizie anche dal Psr, il Programma di sviluppo rurale, destinato alle aziende agricole, con un superamento del target di spesa di 50 milioni di euro rispetto al traguardo di 821 milioni di euro imposto da Bruxelles. La spesa complessiva raggiunta è infatti di 871 milioni di euro (di cui 515 negli ultimi due anni), con un’accelerazione avvenuta tra maggio e dicembre scorsi con oltre 240 milioni di euro certificati. Nel corso del 2019 grazie al Psr si sono insediati quasi mille nuovi giovani agricoltori e sono state finanziate 65 imprese con la misura degli “investimenti aziendali” e 80 con quella degli “investimenti agroalimentari”.

E poi 150 milioni di euro sono stati destinati a tutte le “misure agroambientali” e 12 milioni alla viabilità rurale. Anche nel Feamp (il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) è stato ampiamente raggiunto il target – fissato a livello centrale, trattandosi di un programma nazionale – con 9,4 milioni di euro certificati. Sono risorse che sono servite, principalmente, per la promozione dell’innovazione del capitale umano, la diversificazione del reddito, il miglioramento delle condizioni di sicurezza a bordo, oltre alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti con la sostituzione o l’ammodernamento dei motori. E’ la conferma – conclude Musumeci – che con il mio governo la Sicilia sta iniziando a cambiare passo. E’ una strada ancora lunga e difficoltosa, ne siamo consapevoli, ma questi risultati ci fanno guardare con ottimismo al futuro e soprattutto con minore rassegnazione. Non avere restituito, per il secondo anno consecutivo, neanche un solo euro a Bruxelles, è certamente motivo di soddisfazione e orgoglio. La prossima sfida è quella di poter ‘disegnare’ una nuova programmazione, che partirà dal 2021, più adeguata alle esigenze del nostro territorio”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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