Approvato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento il piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2020/2022. Il Piano è stato adottato dal Commissario Straordinario Alberto Girolamo Di Pisa, su proposta del Segretario/Direttore Generale Caterina Moricca nella qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
Conseguentemente, sono in fase di attivazione le prescrizioni e le indicazioni previste nel nuovo Piano da inviare ai responsabili dei vari settori del Libero Consorzio per darne piena attuazione.
Il Piano approvato ha introdotto nuove modifiche rispetto a quello approvato lo scorso anno. Sono stati estesi gli obiettivi strategici del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza tra i quali quello di migliorare e perfezionare continuamente il livello di mappatura dei processi dell’Ente quale strumento per la migliore valutazione dei rischi. Il Piano garantisce la piena applicazione del diritto di accesso civico, sia c.d. “semplice” che c.d. “generalizzato”, tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida in materia di FOIA (“Freedom of information act”) adottate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Inoltre è previsto un adeguato coordinamento del Piano con gli strumenti di programmazione del Libero Consorzio, con specifico riguardo all’individuazione degli obiettivi assegnati alle figure apicali dell’ente in tema di anticorruzione e di obblighi di pubblicità e trasparenza. In particolare, assume rilevante importanza l’integrazione tra il PTPTC e il Piano della Performance chiaramente indicata sia dal legislatore che dall’ANAC.
Nell’ambito del Piano 2020-2022, tra le misure organizzative finalizzate a contrastare la corruzione nelle attività ad alto rischio, è stata rimodulata l’attività di aggiornamento normativo, formazione del personale, adeguamento degli atti e contratti e verifica di attuazione in relazione alla disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dell’Ente.
Prevista una precisa codificazione delle materie sottoposte a rischio di corruzione. Sono classificate come sensibili alla corruzione, oltre alle materie previste della Legge n. 190/2012, come novellato dal D.Lgs. n. 97/2016, e quelle “generali” indicate nella determinazione ANAC n. 12/2015, anche quelle con specifico riferimento alle competenze del Libero Consorzio così come individuate nell’art. 26 del Piano. Le attività di monitoraggio non sono state limitate soltanto alla verifica dell’attuazione delle misure di riduzione del rischio ma contemplano anche la fase di valutazione della loro idoneità, intese come effettiva capacità di riduzione del rischio corruttivo.