Domani all’Assemblea Regionale il rinvio delle elezioni Provinciali dal 19 aprile ad ottobre. Proroga ai commissariamenti. Ad Agrigento non si vota da 12 anni.
E’ incredibile, è invece è verità. Domani, martedì 4 febbraio, l’Assemblea Regionale Siciliana si riunirà e voterà un disegno di legge, appena esitato nelle commissioni parlamentari competenti, che contiene un articolo che rinvia da domenica 19 aprile ad una domenica del prossimo ottobre le elezioni Provinciali in Sicilia. Sì: poco più di due settimane addietro il governo Musumeci ha fissato sul calendario il 19 aprile come data per eleggere presidenti e consiglieri provinciali, tra l’altro in Province dove addirittura non si vota da 12 anni, come ad esempio Agrigento dove nel 2008 si è insediato l’ultimo presidente della Provincia eletto dai cittadini, il professor Eugenio D’Orsi.
Poi dal 2012 in poi, con l’avvento alla Regione del governo Crocetta, è stata varata la riforma disastrosa che ad oggi ha provocato il commissariamento delle nove Province siciliane da quasi 8 anni, la bancarotta della provincia di Siracusa e il quasi dissesto della provincia di Messina.
Il successore di Crocetta, il già presidente della Provincia di Catania, Nello Musumeci, si è incamminato nella strada del recupero e del rilancio delle Province come ente locale intermedio tra Comuni e Regione, ha sponsorizzato il ripristino dell’elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali, e poi, però, dopo l’impugnativa da parte del governo di Roma, è stato costretto ad accontentarsi delle elezioni di secondo livello, ovvero votano solo i consiglieri comunali e i sindaci dei 390 Comuni dell’Isola. Poi ha più volte fissato la data del voto, ma altrettante volte è stato costretto a ingoiare il rinvio, anche adesso quando il 19 aprile prossimo sarebbe coinciso a ridosso delle elezioni Amministrative e, quindi, per non appesantire e confondere, è stato predisposto il rinvio ad ottobre. In principio il voto è stato in calendario il 20 novembre 2016, e poi è stato rinviato al 26 febbraio 2017.
Poi invece altro rinvio, a domenica 30 luglio 2017. Nel frattempo l’Assemblea Regionale ha approvato la legge di ripristino dell’elezione diretta del presidente e dei consigli delle Province, poi impugnata dal governo nazionale nell’ottobre 2017. La stessa legge ha fissato il 18 febbraio 2018 come data per le elezioni, poi ritenuta impraticabile e rinviata alle Amministrative della primavera 2018, 10 giugno 2018. Anzi no: altro rinvio al turno straordinario delle elezioni amministrative, quindi una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2018. E invece nulla. Lo scorso 16 gennaio il governo Musumeci ha scelto: si vota domenica 19 aprile 2020. No. No? Sì, no! Da aprile ad ottobre.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)