Sabato 29 Febbraio, alle ore 17.00, nella sala Bodart del Palazzo dell’ex Collegio dei Filippini, in via Atenea, ad Agrigento, verrà inaugurata la mostra delle opere dell’artista Carmen Frisina, pittrice contemporanea.
Le opere esposte verranno presentate dalla prof.ssa Marina Arnone, madrina della manifestazione e dai relatori artistici prof.ssa Patrizia Camera e dott. Renato Terranova, che cureranno anche la presentazione critica dell’evento.
Al Vernissage sarà presente il sindaco di Agrigento dott. Calogero Firetto.
La bellezza del paesaggio siciliano attraversato dal mito e dalle suggestioni di luoghi di straordinaria attrattività, dove l’ambiente naturale è plasmato da gesta memorabili, sarà protagonista della mostra intitolata “Sulle orme del tempo”. L’esposizione si articola in dipinti in olio su tela, che sintetizzano l’amore della pittrice per la Sicilia, tra scorci idilliaci, spiagge mediterranee e fichi d’india.
L’esposizione artistica sarà visitabile tutti i giorni, escluso la domenica, fino al 14 marzo, negli orari della pinacoteca civica dell’ex Collegio dei Filippini.
NOTA BIOGRAFICA
Carmen Frisina, nata il 20/07/1948 a Palermo dove vive, ha manifestato fin da piccola interesse per l’arte, traducendosi in passione per l’arte pittorica in età adulta dopo aver concluso nel 2013 la sua carriera professionale di docente di Discipline economiche e ed aziendali.
Nei suoi dipinti traspare il sentimento profondo per la terra natìa unitamente ad un’intensa sensibilità verso la natura che predilige rappresentare, catturando luci, profumi e colori, offrendo all’osservatore scorci pittorici di incantevole bellezza.
Con tocco ottocentesco, gentile ed elegante, mostra luoghi incantevoli, dalle profonde tonalità introspettive, creando una nuova poetica dell’immagine, che desta ai sensi e all’anima un’impressione di delicata dolcezza.
Molteplici risultano le tematiche sociali trattate nelle sue opere.
Molto interessanti ad esempio le sue declinazioni sui temi della nascita e della sofferenza di Cristo, i cui lavori sono stati esposti in occasione delle collettive “Natività” e “Passio Christi” presso l’Auditorium della Parrocchia di Regina Pacis di Palermo.
Pone inoltre particolare attenzione alla serie il tempo che fu, previa attente ricerche sui beni storici non più esistenti che riporta alla luce attraverso i suoi dipinti con rielaborazione e stile personale, al fine di sottolineare il loro glorioso passato, evidenziandone il valore storico.
Nei suoi dipinti evidenzia creatività ed abilità comunicativa che supera I confini visivi e dà vita a creazioni armoniose portatrici di messaggi universali (P. Levi).
Oltre all’elemento paesaggistico, a dominare l’espressività dell’artista è la rappresentazione della quotidianità con tratti gentili ed eleganti; particolarmente apprezzati dalla critica sono il senso della prospettiva e l’uso sapiente del colore.
Di recente l’artista ha tenuto presso gli spazi istituzionali di Palazzo delle Aquile a Palermo la personale dal titolo “Scintille di luce arte”, destando agli osservatori un largo interesse e compiacimento per l’eccellente espressività attraverso i suoi dipinti.
Alla sua pluripremiata opera “Serra e laghetto del Villino Florio all’Olivuzza” è stato assegnato il sedicesimo posto in occasione della Biennale Internazionale d’Arte del Mediterraneo, a cui hanno partecipato più di 600 artisti e presentate più di 1000 opere pittoriche.
Altre sue gemme figurano come “Scala dei Turchi”, “Controvento”, “Le meraviglie del creato” ed in particolare “U Scaru Vecchiu di Agrigento”, opera a cui tiene molto e che ha scelto per esporre a Palazzo Zenobio nella Biennale di Venezia dal 28/09/2019 al 20/10/2019, essendo stata prescelta insieme ad altri artisti siciliani dallo storico e critico d’arte prof. Giorgio Gregorio Grasso.
A proposito di quest’ultimo dipinto che ritrae l’antico mercato di Agrigento a piazza Ravanusella, certamente interessante sarà il collegamento a cura dei relatori con le citazioni dello storico e giornalista prof. Elio Di Bella sui fatti e luoghi che hanno caratterizzato “le orme del nostro essere stati” nella Akragas, Agrigentum, Girgenti ed infine Agrigento.
Le opere di Carmen Frisina, amate e stimate dal pubblico, sono state apprezzate e premiate in mostre nazionali ed internazionali, pubblicate in prestigiose riviste e cataloghi d’arte e diffuse attraverso vari servizi televisivi e radiofonici.
Hanno scritto di lei : P. Levi, F. Federico, T. Romano, V. Gueci, A Santoro, M. Lucchese.