Carmelo Castronovo e Rosario Manganella comunicano: “La senatrice a vita, Liliana Segre, è da ieri sera cittadina onoraria della Città di Favara.
Lo ha deciso ieri sera, il Consiglio Comunale all’unanimità dei presenti (17 su 24) con delibera n 20 del 04/03/2020.
La proposta – inviata al Sindaco, alla Giunta municipale ed a tutti i consiglieri comunali – era stata avanzata, in data 28 novembre 2019, con protocollo n.52230 di pari data dall’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone e dalla sezione A. N. P. I. di Favara.
Ieri sera, ripetiamo, la felice conclusione che premia la storia di Liliana Segre ed il suo trentennale impegno civico rivolto, soprattutto, ma non solo, ai giovani, ai quali ha raccontato cosa significhi vivere nei campi di concentramento,
L’ Istituto Marrone e L’A.N.P.I. esprimono viva soddisfazione per la decisione unanime da parte degli inquilini degli scranni dell’Aula Falcone Borsellino, cui va il vivo ringraziamento delle nostre Associazioni, dei soci e, crediamo, dei cittadini.
Il 7 dicembre 1943, in località Selvetta di Viggiù – come racconta lo storico Franco Giannantoni – Liliana Segre, all’epoca tredicenne, veniva arrestata assieme al padre Alberto.
Il 30 gennaio 1944 vennero caricati sul carro bestiame, sito nel famigerato “binario 21” di Milano, con direzione Auschwitz.
Liliana, arrivata nel campo di concentramento, fu separata dal padre che non vide mai più.
Dopo gli orrori di Auschwitz, finalmente la liberazione avvenuta il primo maggio 1945.
Per molti anni, Liliana Segre non parlò con nessuno di quanto visto in quel campo di concentramento, quasi a volere cancellare quella brutta pagina della sua vita.
Solo più tardi, inizierà a girare per le scuole, a partecipare a conferenze e manifestazioni varie con il solo scopo di raccontare il vissuto e non alimentare l’odio.
Significativa una sua citazione “Coltivare la memoria è un vaccino prezioso contro l’indifferenza”.
Ma ritorniamo per un momento alla seduta del Consiglio comunale di ieri sera, nella quale è intervenuto solo il consigliere Calogero Castronovo che ha tracciato una breve storia della senatrice a vita, Liliana Segre, una figura, ha detto, Castronovo da imitare e far conoscere alle nuove generazioni.
Una sola nota in negativo: l’assenza di gran parte degli assessori e della sindaca”.