Considerato che i posti in terapia intensiva e in rianimazione in provincia di Agrigento, che ha mezzo milione di abitanti, sono poco meno di 20 (tra Agrigento e Sciacca) e la popolazione che supera i 65 anni (quella ritenuta più a rischio) è oltre il 25% di residenti e tenuto conto, inoltre, che il numero di studenti e di lavoratori che ritornano dalle cosiddette “zone rosse” del nord Italia è consistente, è necessario che i vertici del Sistema Sanitario provinciale provvedano con la massima urgenza ad attivare negli ospedali di Licata, Ribera e Canicattì i reparti suddetti.
Da parte delle cliniche private è giusto e doveroso che si facciano carico, di concerto con la Sanità Pubblica, dell’installazione urgente e immediata di macchinari per la rianimazione e l’ossigenazione dei contagiati da Covid-19.
Nella nostra provincia i pericoli sono due: il virus e la mancanza di presidi idonei a fronteggiare una crisi che potrebbe aggravarsi di ora in ora.
Invito tutti i sindaci e gli amministratori comunali ad avanzare la medesima richiesta.
Giovanna Iacono, Partito Democratico