“Coronavirus”, casi e regole di comportamento

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L’aggiornamento dei casi coronavirus in Sicilia. Ancora una volta il riepilogo delle regole di comportamento contro il contagio obbligatorie e valide in tutta Italia.

Adesso sono 130 i casi di coronavirus in Sicilia.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi analizzati dai laboratori regionali di riferimento (ovvero i Policlinici di Palermo e Catania) sono 1.496. Sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 130 campioni (15 più di ieri giovedì). Risultano ricoverati 44 pazienti (dieci a Palermo, quindici a Catania, sei a Messina, uno a Caltanissetta, quattro ad Agrigento, due a Enna, due a Siracusa e quattro a Trapani) di cui solo 7 in terapia intensiva, mentre 82 sono in isolamento domiciliare, due sono guariti e due deceduti.

Nel frattempo ripetiamo ancora, ritenendolo utile, le regole di comportamento obbligatorie, valide in tutta Italia, per contenere la diffusione del contagio.

POSSO MUOVERMI IN ITALIA?
Non si può uscire da casa se non per validi motivi. Le limitazioni agli spostamenti sono le stesse in tutte le Regioni e sono in vigore dal 10 marzo fino al 3 aprile. Controlli da parte delle forze di Polizia. Divieto assoluto di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. In caso di sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 gradi è raccomandato di rimanere a casa, di rivolgersi al medico e limitare al massimo il contatto con gli altri.

QUALI SONO I VALIDI MOTIVI PER USCIRE DA CASA?
Per andare a lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità. Per provare queste esigenze dovrà essere compilata un’auto-dichiarazione che potrà essere resa anche all’atto dei controlli sui moduli in dotazione alle forze di Polizia. La veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi.

CHI SI TROVA FUORI DAL PROPRIO DOMICILIO, ABITAZIONE O RESIDENZA PUÒ RIENTRARVI?
Sì, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

SE ABITO IN UN COMUNE E LAVORO IN UN ALTRO POSSO FARE “AVANTI E INDIETRO”?
Sì, se è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.

POSSO UTILIZZARE I MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO?
Nessun blocco dei trasporti. Tutti i mezzi di trasporto pubblico, e anche privato, funzionano regolarmente.

E’ POSSIBILE USCIRE PER ACQUISTARE GENERI ALIMENTARI?
Sì, e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli perché i negozi saranno sempre riforniti. Non c’è alcuna limitazione al transito delle merci: tutte le merci, quindi non solo quelle di prima necessità, possono circolare sul territorio nazionale.

SI PUÒ USCIRE PER ACQUISTARE BENI DIVERSI DA QUELLI ALIMENTARI?
Sì, ma solo in caso di stretta necessità, quindi unicamente per l’acquisto di beni legati ad esigenze primarie non rimandabili.

POSSO ANDARE A MANGIARE DAI PARENTI?
No, perché non è uno spostamento necessario e quindi non rientra tra quelli ammessi.

POSSO ANDARE AD ASSISTERE I MIEI CARI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI?
Sì. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerli il più possibile dai contatti.

E’ CONSENTITO FARE ATTIVITÀ MOTORIA ALL’APERTO?
Le attività sportive negli spazi aperti sono ammesse nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti.

POSSO USCIRE CON IL MIO CANE? Sì, per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche e per i controlli veterinari.

CHE SUCCEDE A CHI NON RISPETTA LE LIMITAZIONI?
La violazione delle prescrizioni è punita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale sull’inosservanza di un provvedimento di un’autorità. Ma pene più severe possono essere comminate a chi adotterà comportamenti che configurino più gravi ipotesi di reato.

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