Capitaneria di Porto Empedocle sequestra una nave panamense: “Scarsa preparazione dell’equipaggio e sistemi antincendio in avaria”

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Nel quadro del più ampio progetto di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero che vede fortemente impegnato il Corpo delle Capitanerie di Porto, gli uomini della Guardia Costiera di Porto Empedocle – Nucleo Port State Control, hanno emanato nella giornata del 04 marzo u.s. il provvedimento di detenzione ai sensi della Direttiva 2013/38 della Comunità Europea recepita dall’ordinamento legislativo italiano con il D.Lgs 67 del 2015 a carico della nave carico generale denominata “UTA”.

Il provvedimento di fermo emanato in data 04.03.2020 è stato adottato in quanto l’unità, successivamente ad una ispezione approfondità effettuata dagli ispettori PSC guidati dal  Capitano di Fregata Gennaro FUSCO risultava essere in condizioni sub-standard secondo le normative internazionali per la sicurezza della navigazione.

L’unità battente bandiera Panama è stata infatti sottoposta a fermo a causa delle gravi carenze riguardanti la preparazione dell’equipaggio alle emergenze, il malfunzionamento della pompa incendio di emergenza e per carenze al sistema di gestione della qualità.

Al momento l’unità risulta ancora ferma nel porto di Porto Empedocle, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzati a navigare. L’unità dovrà essere sottoposta ai controlli da parte degli ispettori del Registro di Panama (NASHA), responsabile del rilascio della certificazione di sicurezza e  del rilascio del certificato sicurezza gestione qualità.

Giova ricordare che il Nucleo PSC della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, guidata dal Capitano di Fregata Gennaro Fusco ha da sempre  profuso notevoli sforzi nella lotta al fenomeno delle “carrette” del mare, ovvero navi sub-standard  che, in difformità delle convenzioni internazionali, navigano con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino nonché per la sicurezza e per le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano.

Infatti dopo gli importanti risultati ottenuti nell’anno 2019, che hanno fatto registrare il vivo apprezzamento da parte del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, dall’inizio dell’anno sono già 3 le navi ispezionate dal Nucleo PSC.

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