I casi coronavirus in Sicilia. Il presidente Musumeci accoglie a Palermo 40 tonnellate di dispositivi di sicurezza inviate dalla Cina. De Luca protesta all’arrivo dei traghetti.
I casi di coronavirus in Sicilia sono 2008. Dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 21.904. Sono risultati positivi 1.994. Attualmente sono ancora contagiate 1.774 persone. Sono ricoverati 632 pazienti, di cui 76 in terapia intensiva, poi 1.142 sono in isolamento domiciliare, 104 guariti e 116 deceduti.
Ecco la divisione dei positivi nelle nove province siciliane: Agrigento 104, Caltanissetta 91, Catania 525, Enna 270, Messina 314, Palermo 258, Ragusa 41, Siracusa 77, Trapani 94.
In Sicilia non è solo guerra al covid 19 ma lo è anche contro la carenza dei dispositivi di sicurezza per fronteggiare l’epidemia. Adesso un respiro di sollievo. Infatti, 40 tonnellate di strumenti anticontagio sono atterrati all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo con un aereo cargo. Il mittente è la Cina. Il destinatario è la Regione Siciliana. Sì perché il ponte aereo dalla Cina è stato organizzato dal governo Musumeci, che si è avvalso della stretta collaborazione con il centro medico Upmc Italia-Ismett, il colosso multinazionale che attualmente è impegnato in investimenti in Cina. Le 40 tonnellate di dispositivi di sicurezza hanno viaggiato a bordo di un Boeing 777 appositamente noleggiato. Sono state scaricate mascherine chirurgiche, guanti, occhiali protettivi, camici, copricapo e gambali, per diversi milioni di pezzi. Il carico appena giunto è solo il primo di più voli dalla Cina che sono attesi nei prossimi giorni, ed è stato consegnato alla Protezione civile regionale, che si occuperà dello smistamento alle Aziende sanitarie e ospedaliere dell’Isola. Oltre ai dispositivi di sicurezza, prossimamente sono attese dalla Cina anche attrezzature destinate ai reparti di terapia intensiva e di degenza covid allestiti dal Piano sanitario regionale. Nel frattempo non si placano la rabbia e la protesta del sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ha appena manifestato animatamente all’arrivo dei traghetti da Villa San Giovanni. Le sue parole: “C’erano centinaia di automobili con passeggeri non autorizzati e senza certificazione. Questa storia deve finire, noi non ci facciamo prendere in giro, spero che chi può intervenga questa volta in modo definitivo. Fino ad ora qualcuno vuole rappresentare una realtà falsata. La sera del 23 marzo la ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha detto che era tutto a posto. Invece sono passate decine di automobilisti che non erano in ordine rispetto ai decreti governativi e alle ordinanze regionali, e sono stati denunciati. E ancora oggi prosegue questa situazione. Spero signora ministro che, invece di denunciare il sindaco De Luca, si agisca per tutelare i siciliani. Ora basta, bisogna adottare il metodo da noi segnalato con la banca dati on line per far prenotare prima gli arrivi in Sicilia, che saranno autorizzati solo se rispettosi dei decreti e delle ordinanze”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)