Le recenti e improvvise notizie, relative alla costituzione di reparti dedicati Covid 19 negli ospedali di Agrigento e Sciacca, pongono alla nostra attenzione, e con non poca preoccupazione, un problema che è oggetto di discussione pubblica sia all’interno della comunità scientifica e sanitaria ,sia all’interno delle varie istituzioni politiche, sindacali e amministrative .
Suscita, infatti , molta paura all’interno delle nostre comunità , il fatto che le soluzioni poste in essere dagli organi regionali preposti per l’emergenza ci avvicinino molto a esperienze drammatiche che si sono consumate in altre realtà del Nord negli ospedali monoblocco e che hanno determinato una moltiplicazione esponenziale dei contagi.
Inserire i reparti covid 19 all’interno delle strutture ospedaliere monoblocco contraddice ed elude le linee guida inserite nel Piano Regionale contro le pandemie in Sicilia del 2009 predisposto e mai tenuto in considerazione, come segnalato più volte dai sindacati e dallo stesso personale della protezione civile regionale. E, inoltre, la necessità di misure straordinarie finalizzate a fronteggiare situazioni di emergenza, e la conseguente sospensione delle tradizionali procedure legislative e decisionali, non possono autorizzare alcuno ad emanare provvedimenti irrazionali: in spregio non solo della volontà manifestata da intere comunità ma principalmente in danno della salute dei cittadini stessi, poiché in questo caso verrebbe senza alcun dubbio meno la “legittimità” in base alla quale gli stessi provvedimenti sono adottati. Noi riteniamo che sia necessario e giusto attrezzare al piu’ presto, vista la carenza atavica, il nostro territorio di strutture autonome, attrezzature e personale idoneo, per dare una più sicura e immediata risposta all’emergenza del coronavirus . Gli ospedali di Agrigento e Sciacca, non garantiscono queste determinanti esigenze. Infatti, la conversione del Presidio ospedaliero di Sciacca in Covid Hospital, con la conseguente attivazione di 75 posti di degenza ordinaria in pazienti Covid-19, andrebbe a contravvenire alle direttive emanate dal ministro Speranza con la circolare n 7865 del 25 Marzo 2020. Inoltre, è gravissima e foriera di disagi incalcolabili la proposta di spostare in altri ospedali della provincia alcuni reparti fondamentali del nosocomio di Agrigento e ciò avrà come immediata conseguenza quella di impedire per chissà quanto tempo, la fruizione di alcuni servizi essenziali e insostituibili.
Lo stesso ministro Speranza in una recente intervista, sul tema in generale, afferma : «Intensificare in tutti i territori la presenza di Covid hospital», che dovranno restare aperti anche quando il virus allenterà la presa sull’Italia. Questo perché «fino alla distribuzione del vaccino non si può escludere un’ondata di ritorno del virus». E qui Speranza osserva che «l’ospedale misto è ingestibile in questo quadro. Troppo rischioso per gli altri degenti, troppo rischioso per tutto il personale e lo abbiamo visto: dovremo ringraziare per sempre il sacrificio di medici e infermieri. Infine non si può nemmeno correre il rischio di penalizzare tutti gli altri pazienti e tutte le altre cure. Anche gli altri ammalati gravi per tutte le altre patologie hanno il diritto di essere curati. Purtroppo ci sono ancora e gli ospedali tradizionali devono potersi «concentrare su tutte le terapie ordinarie», perché «purtroppo il coronavirus non ha fatto sparire altre malattie altrettanto gravi».
Lo dichiara Angela Galvano a nome del Coordinamento Provinciale dei Dipartimenti regionali di art. 1
Tranquilla. Il punto COVID19 della provincia di Agrigento lo faranno a Linosa !