“E’ plausibile prevedere che la graduale riapertura possa ragionevolmente partire dalla data del 4 maggio con le attività a più basso rischio”. Lo scrive il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus in Sicilia nel parere che ha trasmesso al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. La relazione del Comitato, formato da diversi esperti siciliani, è stato da subito condiviso dal governatore siciliano.
“Incoraggianti sono i dati del contenimento della pandemia nel territorio regionale – si legge nel documento -. Visti i tassi di occupazione dei posti ospedalieri e della capacità ricettiva dell’intera Rete ospedaliera siciliana delle terapie intensive, alla verifica dell’adeguata capacità di monitoraggio, inclusa la capacità di effettuare test diagnostici su vasta scala per individuare e monitorare la diffusione del virus, combinata al tracciamento dei contatti e a valutazione dell’efficienza e della efficacia del sistema di monitoraggio e gestione territoriale è plausibile prevedere che la graduale riapertura possa ragionevolmente partire dalla data del 4 maggio con le attività a più basso rischio”.
Nella relazione stilata dagli esperti emerge anche in modo evidente come i dispositivi di protezione individuale diventeranno indumenti comuni nella vita di ciascuno, soprattutto mascherine (verosimilmente obbligatorie) e guanti. Nei prossimi giorni si conosceranno le prime attività che ripartiranno in quella data. Dovrebbero essere i negozi di abbigliamento, e di arredamento, con ingressi scaglionati e prenotazioni. Via libera anche per gli uffici professionali. Tra l’11 e il 25 maggio, dopo la verifica dei dati sul contagio, toccherà anche a bar, pizzerie, ristoranti, barbieri e parrucchieri.