“Con altri sindaci di Anci consegnerò simbolicamente le chiavi degli esercizi commerciali al Governo nazionale. Assieme alle chiavi una serie di proposte per il supporto e il rilancio del commercio e dell’artigianato. I commercianti hanno bisogno di reperire le risorse necessarie per coprire i danni subiti ed essere pronti a ripartire. Servono risorse a fondo perduto, non basta certo il bonus di 600 euro. Bisogna inoltre aiutarli a pagare non solo le tasse, ma le bollette, l’affitto, i costi di adeguamento del layout e di sanificazione”.
Nel documento si propone un ristoro completo ai Comuni delle mancate entrate delle tasse comunali, così da garantire, da un lato, il rispetto degli equilibri di bilancio e, dall’altro, la messa a disposizione di risorse che possano consentire alle amministrazioni di attivare politiche di sostegno alle
attività produttive. Tra queste, ad esempio, l’esonero completo dal pagamento delle stesse tasse anche per la fase 2 e un supporto per il pagamento degli affitti; inoltre allo stesso modo si potrà consentire la riduzione o l’azzeramento dell’IMU per i locali commerciali, alberghieri e extralberghieri.
“Occorrono regole più elastiche anche per la concessione del suolo pubblico. Gli uffici comunali sono al lavoro per una soluzione temporanea, ma una modifica della normativa nazionale agevolerebbe tutto. Per tale ragione Anci ha deciso di accogliere tale richiesta e farla propria per sottoporla al Governo.
La vitalità della città dipende dal commercio e dal turismo. Riapriremo le saracinesche dei negozi e riavvieremo le imprese turistiche, lo faremo insieme”.