Domani, 4 maggio, parte la fase 2 con la riapertura di bar, pizzerie, ristornati. Ma attenzione, non è come prima. Scordiamoci per adesso ciò che facevamo prima: invasione nei bar per le colazioni, oppure all’interno di ristoranti e pizzerie per gustare prelibatezze. Buona parte dei locali hanno già effettuato la sanificazione tramite ditte specializzate. I titolari si sono organizzati per osservare scrupolosamente le prescrizioni mirate a garantire la sicurezza sanitaria, il distanziamento, il divieto di assembramento. Si rischia, se non rispettate, il ritiro della licenza.
Le attività svolgeranno le consegne e domicilio e anche da asporto. Si può ordinare, ad esempio al bar, e portare via la consumazione a casa o in ufficio. Per la consegna a domicilio da parte delle attività, si prenoterà ciò che si intende consumare e si riceverà a casa quanto scelto. La consegna a domicilio avverrà nel rispetto del distanziamento e con le dovute dispositivi di protezione, guanti e mascherine.
Sarà l’avvio della fase 2, una “prova provata” di come il coronavirus ha cambiato la nostra vita, le nostre abitudini. Si raccomanda il massimo rispetto di quanto previsto nelle ordinanze e nel DPCM. Non è un liberi tutti. La fase 2 è quella più rischiosa e l’uscita dal tunnel dipenderà dai nostri comportamenti.