“Il Partito Democratico, Alleanza Civica per Raffadali e Risorgimento Socialista, nell’augurare una pronta guarigione al dipendente raffadalese dell’Ospedale S. Giovanni di Dio risultato positivo al Civid-19, intendono rinnovare la massima vicinanza e solidarietà ai tanti operatori del settore sanitario che da mesi sono esposti in prima linea a fronteggiare l’emergenza”. ” Raffadali tra l’altro si caratterizza- si legge nella nota congiunta dei partiti di sinistra- anche per l’elevata presenza di Comunità di assistenza ai disabili, anziani e migranti, all’interno delle quali lavorano centinaia di operatori sanitari che ogni giorno si espongono al rischio. Il sindaco Cuffaro a parole si dice di essere contrario alle disposizioni contenute nella fase 2 ma per evitare il rischio decide di spostare il mercato settimanale all’interno del centro abitato in uno spazio meno capiente rispetto a quello di piazza mercato”. “Le nuove disposizioni prevedono anche la possibilità di fare attività sportiva e motoria individuale. Il Sindaco con un’ordinanza ha riaperto il Villaggio della Gioventù annunciando a parole un monitoraggio e controllo degli ingressi.Peccato però che di controlli non vi è alcuna traccia”.
“Senza un monitoraggio in entrata ed uscita dal parco si rischia di creare un pericoloso luogo di contagio. Al riguardo– conclude la nota del Partito Democratico, di Alleanza Civica e di Risorgimento Socialista- chiediamo al Sindaco, che oltre a fare ramanzine online rimproverando i figli degli altri, metta in pratica quanto previsto dai decreti e predisponga un piano che intensifichi i controlli per coloro che non osservano le disposizioni che impongono di indossare i dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti). Considerato infinde che da giorno 18 Maggio ci sarà una riapertura di tante attività commerciali e molte di queste necessitano una sanificazione quotidiana dei locali, che graverebbe ulteriormente sulle tasche dei nostri imprenditori locali, chiediamo al Sindaco e a tutta l’amministrazione comunale di rinunciare alle proprie indennità di carica per i mesi a seguire e provvedere all’acquisto dei prodotti di sanificazione e fornirli gratuitamente”.