“Prendiamo atto della marcia indietro da parte dell’amministrazione comunale, nonostante le dichiarazioni di ferma volontà ad andare avanti espressa dal vice sindaco”.
La CNA di Canicattì esprime soddisfazione per la decisione della giunta Di Ventura di ritirare, accogliendo la nostra ragionevole richiesta, il regolamento, che in caso di approvazione del consiglio comunale, avrebbe subordinato il rilascio o il rinnovo e la permanenza in esercizio di attività commerciali e produttive alla verifica delle regolarità del pagamento delle imposte comunali”. “Una scelta che, tenuto conto del difficile e delicato momento legato all’emergenza sanitaria – afferma la sede cittadina della Confederazione – si sarebbe rivelata fatale per il tessuto economico cittadino, dilaniato dagli effetti devastanti della pandemia.
La riscossione dei tributi e la lotta all’evasione e all’elusione sono fuori discussione, ma deve essere altrettanto chiaro che gli enti locali, specie in questa fase, devono tendere la mano alle imprese che rappresentano il motore dell’economia. E’, infatti, sui loro adempimenti previdenziali, contribuivi e tributari, che l’intero sistema sociale si tiene in piedi. Abbiamo contribuito a scongiurare tensioni e reazioni da parte di artigiani ed imprenditori, i quali ci hanno tempestivamente investito del problema e per il quale ci siamo mossi con una forte presa di posizione. Il risultato raggiunto, per il quale riconosciamo l’apertura mostrata dall’amministrazione – conclude la CNA di Canicattì – è stato apprezzato dalle categoria produttive, che noi abbiamo l’onore di rappresentare e di tutelare anche nei confronti delle istituzioni”.