“L’aver deciso di utilizzare un immobile di Villaggio Mose’ per far trascorrere la quarantena a 70 migranti giunti non si sa come ad Agrigento, non è stata una bella idea”.
Lo dichiara il consiglierie comunale Giorgia Iacolino che continua: “Per di più alla luce degli scontri che si sarebbero verificati nelle ultime ore e che hanno visto protagonisti alcuni migranti che nel frattempo si sarebbero pure dileguati. Al netto delle ipocrisie che caratterizzano l’approccio nei confronti dei migranti che,ove di provenienza tunisina, andrebbero immediatamente rimpatriati giacché detto Paese non è zona di guerra, non sembra mutare,al tempo del Coronavirus, il profilo buonista ed inadeguato del governo nazionale sulla migrazione irregolare. Per restituire serenità alle famiglie, ai giovani ed agli anziani del popoloso quartiere di Agrigento, il sindaco deve farsi carico immediatamente della responsabilità politica-conclude Giorgia Iacolino- relativa allo sgombero della struttura di accoglienza di Villaggio Mose la cui permanenza risulta incompatibile, anche alla luce dei fatti incresciosi delle ultime ore che minano l’ordine pubblico, con la serena ed ordinata convivenza della comunità agrigentina di Villaggio Mose”