Il Tar Sicilia ha respinto il ricorso proposto dal gestore privato in una recente sentenza emessa nei confronti della Girgenti Acque, dell’Alto idrico e del Comune di Agrigento dichiarando infondato il ricorso presentato. Era stata presentata una richiesta per oltre 23 milioni di euro nei confronti dell’ Amministrazione in ragione di contestazioni legate al metodo di calcolo tariffario previsto dal Piano d’ambito. Il Comune di Agrigento, su espresso mandato del sindaco Calogero Firetto, si è costituito in giudizio, prendendo parte alla strategia difensiva all’esito della quale il Tribunale Amministrativo Regionale, definitivamente pronunciando, ha dichiarato non sussistenti i presupposti per l’esperimento dell’azione di condanna in assenza della doverosità dell’attività di ricalcolo della tariffa richiesta dal ricorrente e respingendo così il ricorso. È stata evitata una consistente condanna del Comune chiamato in causa, attraverso la difesa patrocinata dal Dirigente dei Servizi Legali, avvocato Insalaco che ha evidenziato l’assenza di inerzia degli organi competenti e la conseguente non imputabilità all’Ente di governo di procedere alla quantificazione delle partite pregresse.
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