Lui è un padre separato che da anni lotta nei tribunali per ottenere, a suo modo di dire, una giustizia giusta che lui non vede.
Prende carta e penna e scrive al ministro della Giustizia chiedendo la presenza di un ispettore ministeriale per capire cosa succede nelle aule dei tribunali quando si tratta dii delicatissime vicende come quelle che riguardano i minori.
Giovanni Amoroso, questo il nome del genitore, è convinto che “le relazioni effettuate dagli assistenti sociali siano precarie, come nel caso di Lucca Sicula – scrive Amoroso – in quanto, sostiene, per stabilire la tutela nei confronti della figlia, non si può valutare il genitore con un solo incontro ma ne occorrerebbero altri”.
“Chiedo a viva voce al ministro – dice Amoroso – di far verificare tutti i documenti per capire cosa succede in tantissimi casi nei quali non vengono garantiti rapporti familiari equilibrati fra i genitori”.