Dopo il fermo amministrativo disposto dalla Capitaneria di Porto Empedocle, non è tardata a farsi sentire la portavoce della nave Sea Watch:”Ancora una volta un tentativo politico che sotto il pretesto della sicurezza, c’è la volontà di scoraggiare la presenza delle navi umanitarie in mare senza assicurare che ci sia un dispositivo di soccorso istituzionale”.
Lo dichiara la portavoce per l’Italia Giorgia Linardi, che prende posizione in netta polemica dopo il fermo amministrativo di “Sea Watch 3” eseguito dalla Guardia costiera a Porto Empedocle.
La portavoce Linardi continua: “Il fermo amministrativo, a seguito dell’ispezione degli ufficiali della Guardia costiera inviati dal comando generale e saliti a bordo prima ancora che la stessa, fosse posta in libera pratica sanitaria, dopo il periodo di isolamento fiduciario di due settimane. Questo – aggiunge la portavoce di Sea Watch Italia – a denotare la fretta con cui il governo si è voluto accertare di impedire il ritorno della nave in mare, attuando lo stesso schema utilizzato con la Alan Kurdi”.