“Covid”, no alla scarcerazione del boss Settimo Mineo

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No alla scarcerazione per il boss palermitano di Pagliarelli, Settimo Mineo. Il tribunale del Riesame di Palermo ha respinto la richiesta di scarcerazione per motivi di salute, presentata dai legali del presunto capomafia. Mineo, 81 anni, affetto da patologie cardiache, ha sostenuto di rischiare il contagio da coronavirus, ma secondo i giudici può essere curato in carcere o nelle strutture sanitarie penitenziarie. In prima istanza, Mineo ha chiesto gli arresti domiciliari al Giudice per le udienze preliminari, Rosario Di Gioia, che attualmente lo giudica, insieme ad altri imputati, nel processo cosiddetto “Nuova Cupola”. Dopo il rigetto, i suoi difensori si sono rivolti al Riesame in sede di appello.

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