“Mi sono resa conto che questa visione e questa concezione verticistica è insanabilmente molto distante dai miei ideali politici e dalla mia storia politica e personale. Avevo scelto di aderire alla Lega perché convinta che il partito avesse scelto una linea davvero rispettosa dei territori, con una forte volontà di rappresentare le esigenze dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, coinvolgendo e valorizzando storie e culture politiche diverse. Purtroppo ho conosciuto, da militante e parlamentare, una realtà ben diversa all’interno della Lega in Sicilia, con la pressoché totale assenza di analisi, proposte e idee per affrontare i tanti problemi della Sicilia”. Adieu.
Con il più classico dei francesisimi la deputata regionale dell’ormai ex Lega Marianna Caronia ha lasciato il partito di Salvini che adesso all’interno dell’Ars si ritrova soltanto con i deputati Catalfamo e Ragusa oltre che all’assessore Samonà.
A dare la spinta finale alla sua decisione hanno influito molto le recenti dichiarazioni di Stefano Candiani, commissario regionale della Lega in Sicilia, relative alla abolizione delle preferenze alle regionali.
Per la Caronia le parole di Candiani “confermano una cultura e una visione non molto democratica della politica della Lega, rispetto alla quale in passato ho mostrato serissime perplessità. Tra l’altro – ha concluso Caronia – alle mie perplessità nessuno ha mai risposto nella eventualità di un chiarimento”.