“Sembra surreale quel che accade in molte realtà siciliane e nella nostra città, dove la presenza di migranti illegalmente approdati risulta fuori controllo. In una stagione turistica frenata dal coronavirus, la rabberciata tensostruttura di Porto Empedocle è l’emblema della politica miope del governo nazionale. Capita sovente di vedere strade popolate da migranti spesso irregolari ed in assenza di adeguati controlli da parte delle forze dell’ordine, che pure con generosità e spirito di sacrificio svolgono la propria attività. Senza una politica comune dell’Unione europea sulle politiche migratorie e un governo nazionale lungimirante che,invece,non concede le misure economiche compensative necessarie ai comuni di frontiera esposti al dramma del fenomeno migratorio. Una politica governativa buonista ed approssimativa che riduce le garanzie di sicurezza -conclude Giorgia Iacolino- recando ulteriori danni alla Sicilia ed ai comuni, come Agrigento, che si alimentano di turismo proveniente da ogni parte del mondo”
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