Riberese trovato morto a Scirinda. Cadavere distante da incendio, forse malore

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La morte dell’uomo trovato nella notte privo di vita nelle campagne di Ribera potrebbe essere sopravvenuta per un improvviso malore. I vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca, intervenuti sul posto in seguito all’allarme lanciato dai familiari che non avevano visto rientrare il congiunto, lo hanno trovato riverso a terra e ancora con in mano un rastrello. Attorno a lui non c’erano però sterpaglie incendiate. Un piccolo incendio era in corso poco distante, sempre nell’appezzamento di terreno di contrada Scirinda.

Non si esclude quindi un malore, causato dal caldo eccessivo. Oppure, come la prima ipotesi, intossicazione dalle esalazioni del fumo. Sono in corso indagini dei carabinieri. La vittima, Francesco Biamonte,  risiedeva a Bologna ma era originaria di Ribera. Il mattino presto era uscito di casa per recarsi nell’uliveto di località Scirinda vicino l’isola ecologica, un piccolo appezzamento di 2 mila metri quadrati coltivato a uliveto. I parenti hanno chiesto aiuto ai carabinieri, per tutto il giorno hanno cercato i probabili posti che lui frequentava, poi il rinvenimento del cadavere a sera inoltrata in mezzo alla campagna.

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